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Attualità
15.08.2025 - 10:06
Foto di repertorio
Il Parco Regionale dei Colli Euganei torna al centro dell’attenzione per l’annoso problema dei cinghiali. La Giunta del Veneto ha approvato un contributo di 300 mila euro destinato al potenziamento delle attività di contenimento della specie. A proporre l'intervento l’assessore regionale alla Caccia, ai Parchi e alle Aree protette, Cristiano Corazzari, che ha evidenziato come la misura sia necessaria per garantire la sicurezza pubblica e la tutela dell’ambiente.
Secondo quanto reso noto, il piano prevede il rafforzamento del monitoraggio e il mantenimento dei presidi di controllo sul territorio, la collaborazione con enti locali, agricoltori e operatori specializzati, nonché campagne informative rivolte alla popolazione. L’obiettivo dichiarato è duplice: ridurre l’impatto della presenza dei cinghiali sia sull’ambiente naturale che sulle attività produttive, in particolare agricole.
Nonostante l’impegno degli ultimi anni, i numeri delle catture sono in calo: dai 2.244 esemplari abbattuti nel 2022 si è passati ai 1.580 del 2024. Una flessione che, secondo l’Ente Parco, non sarebbe legata a un rallentamento delle attività di contenimento, ma piuttosto a una diminuzione effettiva della popolazione rilevata tramite i cosiddetti “transetti”, dispositivi di monitoraggio che registrano il passaggio degli animali nei punti strategici del territorio.
Il presidente del Parco, Alessandro Frizzarin, ha espresso apprezzamento per il sostegno della Regione, definendolo “un impegno concreto e coerente con le strategie nazionali per la prevenzione della peste suina africana”. Ha inoltre confermato che l’Ente è disponibile a raccogliere segnalazioni e richieste d’intervento da parte dei cittadini, invitando a usare i canali istituzionali per le emergenze.
Tuttavia, la percezione tra i residenti, in particolare tra i viticoltori, è ben diversa. Con l’avvicinarsi della vendemmia, molti temono un aumento dei danni nei vigneti, già messi alla prova dalla presenza crescente degli ungulati. Le segnalazioni si stanno moltiplicando e c’è preoccupazione per possibili incursioni proprio nei momenti più delicati della raccolta.
L’assessore Corazzari ha sottolineato che la Regione continuerà a lavorare a fianco degli agricoltori e delle comunità locali per assicurare un equilibrio tra conservazione della fauna e tutela delle attività produttive. Il contenimento, ha ribadito, è parte di un approccio coerente con le politiche ambientali e sanitarie a livello nazionale.
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