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Clima bollente a Treviso: la temperatura media cresce di 1,3 gradi in un decennio

Record negativo per la città: a preoccupare è l’impatto del consumo di suolo

Clima bollente a Treviso: la temperatura media cresce di 1,3 gradi in un decennio

Foto di repertorio

Il clima cambia e Treviso lo sente sulla pelle. Secondo i dati ufficiali dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nel 2023 la temperatura media annua rilevata dalla stazione meteorologica di Sant’Angelo ha toccato i 15,7 gradi, segnando un aumento di 1,32 gradi rispetto alla media del decennio 2006-2015, che si attestava a 14,38°C. Un incremento senza precedenti, ben oltre la media nazionale e il ritmo globale del riscaldamento climatico.

L’informazione, consultabile sul portale SCIA (Sistema nazionale per l’elaborazione dei dati climatici), evidenzia una tendenza costante all’aumento delle temperature:

  • 2001-2010: 14,17°C

  • 2011-2020: 14,61°C

  • 2021-2023: 14,97°C

Questa crescita, che si concentra soprattutto nell’ultimo decennio, è oltre tre volte superiore alla media nazionale, stimata in +0,39°C ogni dieci anni nel periodo 1981-2020. Ancora più marcata rispetto al trend globale, che viaggia a un ritmo di +0,2°C per decennio.

La causa? L’uomo. E Treviso non è esente

“Il 95% dell’aumento delle temperature è riconducibile alle attività umane”, sottolinea Gigi Calesso, portavoce della Coalizione Civica per Treviso, che lancia un allarme preciso: il clima locale risente direttamente dell'eccessivo consumo di suolo.

L’espansione dell’urbanizzazione – con nuove costruzioni, strade, piazzali – impoverisce i servizi ecosistemici che il suolo naturale garantisce: assorbimento di CO₂, filtraggio delle polveri sottili, regolazione del microclima, contenimento dei fenomeni idrologici estremi. Tutte funzioni che l’asfalto e il cemento eliminano.

A Treviso, nel solo decennio 2011-2020, sono stati consumati almeno 15 ettari di suolo verde. Un dato che pesa, in un contesto urbano già afflitto da sprawl diffuso, isole di calore, aumento del traffico e inefficienze nella gestione dei servizi pubblici.

“Bloccare il consumo di suolo o sarà solo greenwashing”

Per Calesso non bastano le iniziative simboliche o i proclami ambientali: “Se vogliamo davvero affrontare il riscaldamento climatico su scala locale, dobbiamo dire basta al consumo di suolo. Tutto il resto è solo maquillage verde, senza efficacia reale”.

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