Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Acque venete

Laguna fragile, patrimonio immenso: la sfida del Veneto tra acqua, identità e futuro

Dal Delta del Po a Venezia, il territorio si confronta con i cambiamenti climatici

Laguna fragile, patrimonio immenso: la sfida del Veneto tra acqua, identità e futuro

Foto di repertorio

È una delle regioni più ricche d’Italia per storia, cultura e natura. Ma il Veneto, oggi, è anche un territorio fragile, esposto a sfide che riguardano da vicino il suo rapporto millenario con l’acqua. Le lagune, le valli da pesca, i canali che disegnano la pianura, i grandi fiumi come il Po, l’Adige, il Brenta e il Piave: tutto questo è parte del suo paesaggio, della sua economia e della sua identità.

Eppure, mai come oggi, questo patrimonio è a rischio. L’innalzamento del livello del mare, l’erosione costiera, la subsidenza, le maree anomale e la siccità mettono sotto pressione un sistema complesso che ha bisogno di cura, investimenti e visione. Lo sanno bene gli abitanti del Delta del Po, sempre più spesso testimoni di un ambiente che cambia: salinizzazione dei terreni agricoli, perdita di biodiversità, difficoltà nella pesca tradizionale.

A Venezia, i riflettori restano accesi sul MOSE, che negli ultimi anni ha protetto la città da numerosi picchi di marea, ma non risolve da solo il problema strutturale della sopravvivenza urbana in un contesto lagunare sempre più delicato. Intanto, nelle valli veronesi e nel Trevigiano, gli agricoltori devono reinventare il calendario delle coltivazioni a causa di periodi di siccità alternati a piogge improvvise e violente.

Ma il Veneto non si arrende. Al contrario, sta emergendo una nuova consapevolezza. Crescono i progetti di rinaturazione, come quelli promossi nei bacini scolanti del Delta. Si moltiplicano le iniziative di agricoltura sostenibile e le campagne per il recupero delle acque reflue. I consorzi di bonifica sono sempre più protagonisti di una gestione idraulica integrata. E il mondo accademico, con università come quelle di Padova e Venezia, lavora a stretto contatto con le istituzioni per fornire strumenti scientifici e soluzioni concrete.

La sfida, però, non è solo tecnica. È culturale. Vuol dire ripensare il modo in cui si abita il territorio, si produce, si consuma, si vive. Perché il Veneto, nel suo intreccio tra acqua e terra, non è solo una regione: è una memoria vivente, un equilibrio antico che oggi chiede una nuova stagione di rispetto e lungimiran

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione