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Aiuti agli anziani non autosufficienti, bando prorogato al 30 settembre

Accolta la richiesta della Cisl: più tempo per le famiglie che assistono i propri cari a casa. Contributo mensile da 400 euro, ma i fondi copriranno solo 4mila domande

Aiuti agli anziani non autosufficienti, bando prorogato al 30 settembre

Immagine di repertorio

La Regione Veneto ha deciso di prorogare al 30 settembre il termine per presentare le domande di contributo destinate alle famiglie che assistono anziani non autosufficienti al proprio domicilio, posticipando di quasi due mesi la scadenza inizialmente fissata per il 10 agosto. Un provvedimento accolto con soddisfazione dalla Cisl Pensionati del Veneto (Fnp), che aveva segnalato le criticità legate alla precedente scadenza in piena estate.

«Siamo soddisfatti della proroga, che permetterà a migliaia di famiglie di compilare la documentazione con maggiore serenità e meno stress», ha commentato Tina Cupani, segretaria regionale della Fnp Cisl.

Un contributo utile, ma non per tutti

Il bando, finanziato con fondi europei Fse Plus 2021–2027, prevede un contributo di 400 euro al mese per un anno destinato a persone anziane non autosufficienti non residenti in strutture come case di riposo. Un sostegno importante per le famiglie che si fanno carico dell’assistenza quotidiana, ma che secondo il sindacato presenta limiti significativi.

Con uno stanziamento di 19,5 milioni di euro, a fronte dei 61,5 milioni dell’anno scorso, il numero di beneficiari sarà drasticamente ridotto. Le stime della Cisl parlano di circa 4.000 domande accettate, una platea ritenuta troppo ristretta rispetto al fabbisogno reale.

Criticità segnalate dal sindacato

Il sindacato aveva inoltre evidenziato che la tempistica iniziale, in pieno mese di agosto, avrebbe potuto rappresentare un ostacolo per molte famiglie, in particolare per la compilazione della scheda SVaMA, necessaria per attestare il livello di non autosufficienza dell’anziano assistito.

Ora, con la proroga, le famiglie avranno tempo fino alla fine di settembre per raccogliere la documentazione e completare la procedura. Per accedere al contributo, oltre alla condizione di non autosufficienza e alla residenza fuori dalle strutture, sarà necessario un Isee sociosanitario inferiore ai 40mila euro e non essere già beneficiari di altri sussidi simili.

«Per noi significa anche pari dignità e diritti per tutti», ha concluso Cupani, ribadendo l’importanza di sostenere chi sceglie di accudire i propri cari a casa.

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