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Ferrovie venete

De Berti smentisce le voci di chiusura della linea Ponte nelle Alpi–Calalzo

L’assessore regionale ai Trasporti ribadisce che non esiste alcun progetto di interruzione del servizio: negli ultimi dieci anni investiti 65 milioni di euro, con fondi aggiuntivi in vista delle Olimpiadi

Ferrovia Calalzo

Ferrovia Calalzo

Non ci sarà alcuna chiusura della tratta ferroviaria Ponte nelle Alpi–Calalzo. A ribadirlo con fermezza è l’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, Elisa De Berti, in risposta alle voci circolate nei giorni scorsi sulla possibilità di sostituire, dopo il 2026, i treni con autobus.

«Non c’è alcuna intenzione, né da parte di RFI né della Regione Veneto, di interrompere un collegamento così strategico per il Cadore e il Bellunese – afferma De Berti –. I numeri parlano chiaro: dal 2015 al 2025 sono stati investiti complessivamente 65 milioni di euro sulla linea, con una media di 6 milioni l’anno per la gestione ordinaria e ulteriori 11 milioni nel solo 2025, grazie ai fondi legati alle Olimpiadi di Milano Cortina».

Secondo l’assessore, queste cifre rappresentano la dimostrazione concreta della volontà di potenziare la tratta, non di chiuderla. «Capisco che in estate gli argomenti possano scarseggiare e che la campagna elettorale accenda il dibattito – prosegue – ma sarebbe opportuno discutere di fatti reali. La linea Ponte nelle Alpi–Calalzo non è un “ramo secco”, bensì un’infrastruttura vitale per la mobilità della montagna veneta, a beneficio sia dei residenti sia dei turisti».

De Berti ha infine assicurato che la tratta continuerà a svolgere un ruolo fondamentale anche dopo Olimpiadi e Paralimpiadi del prossimo anno, confermando l’impegno della Regione per mantenerne e migliorarne il servizio.

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