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Schio diventa “Città del Dono”

Un patto tra istituzioni e associazioni per promuovere generosità, consapevolezza e impegno civico

Schio diventa “Città del Dono”

Foto di repertorio

Schio compie un passo simbolico e concreto verso una cittadinanza più coesa e solidale: è ufficialmente entrata a far parte del progetto nazionale “Città del Dono”. La decisione, sostenuta dal Comune in collaborazione con AVIS Schio Alto Vicentino, AIDO e ADMO, segna l’inizio di un percorso orientato a diffondere la cultura del dono nelle sue diverse forme: sangue, organi, midollo osseo.

La proposta, nata dal pensiero del bioeticista Giovanni Spitale, mira a trasformare la donazione da semplice atto volontario a vera e propria espressione di cittadinanza attiva. Schio diventa così parte di un movimento che vuole radicare nella società il valore della solidarietà, dell’altruismo e della responsabilità condivisa.

Tavolo delle associazioni e una Giornata Comunale del Dono

Il progetto prevede l’istituzione di un tavolo cittadino che riunirà tutte le realtà del territorio impegnate nel campo delle donazioni anatomiche. Un luogo di coordinamento e confronto, pensato per condividere strategie, rafforzare le sinergie e diffondere un messaggio univoco.

A questo si aggiungerà una Giornata Comunale del Dono, che sarà un’occasione pubblica per coinvolgere la cittadinanza e renderla partecipe attraverso eventi, testimonianze e iniziative di sensibilizzazione. In programma anche l’installazione di totem informativi nei luoghi più frequentati della città – come la Biblioteca civica e il QuiCittadino – per diffondere dati, storie ed esperienze legate al tema.

Il sindaco: «Un messaggio etico per una comunità più unita»

«In un tempo in cui è facile ripiegarsi sull’individualismo – ha dichiarato la sindaca Cristina Marigo – Schio sceglie di aprirsi al prossimo, facendo del dono un segno distintivo della nostra identità. Questa adesione non è solo simbolica: è un impegno concreto per costruire una città solidale, consapevole e attenta al bene comune. Ringraziamo AVIS, AIDO e ADMO per averci proposto questa iniziativa, che porteremo avanti coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini».

Le associazioni: “Un riconoscimento al lavoro quotidiano dei volontari”

Soddisfazione è stata espressa anche dalle associazioni coinvolte. Giusi Tognetti, presidente di AVIS Schio Alto Vicentino, ha parlato di “un traguardo importante che riconosce decenni di impegno silenzioso e costante da parte dei volontari”.

Paola Beggio, presidente di AIDO Vicenza, ha sottolineato l’importanza del fare rete: «È fondamentale lavorare insieme per portare un messaggio forte e condiviso, soprattutto alle nuove generazioni».

Infine, Stefano Dalle Nogare di ADMO Vicenza ha ribadito il valore della sinergia tra enti pubblici, realtà associative e cittadini: «La cultura del dono cresce solo su un terreno fertile fatto di informazione, fiducia e responsabilità».

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