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Attualità
17.08.2025 - 16:27
Foto di repertorio
Con l’aumento delle temperature estive, a soffrire non sono solo gli esseri umani, ma anche gli animali domestici, che possono essere esposti a pericoli gravi come disidratazione, colpi di calore e ustioni. I cani, in particolare, sono tra i più vulnerabili. L’Enpa e le forze dell’ordine lanciano un appello: “Attenzione ai segnali di sofferenza e mai lasciarli soli sotto il sole”.
Uno dei primi accorgimenti da adottare è assicurarsi che il cane abbia sempre accesso ad acqua fresca e a una zona d’ombra, sia a casa che all’esterno. Nei mesi più caldi, anche pochi minuti sotto il sole cocente possono risultare pericolosi. Importante ricordare che i cani non sudano come noi: regolano la temperatura corporea ansimando, e proprio per questo motivo è fondamentale offrir loro la possibilità di idratarsi frequentemente.
Molti animali tendono a mangiare di meno quando fa caldo. Meglio quindi somministrare il cibo nelle ore più fresche, al mattino presto o dopo il tramonto. Allo stesso modo, le passeggiate e l’attività fisica vanno limitate nelle ore centrali della giornata per evitare sforzi eccessivi e danni alle zampe a contatto con asfalto o pavimentazioni roventi.
Un capitolo a parte merita l’allarme per gli animali lasciati incustoditi nei veicoli. Anche con i finestrini leggermente aperti, la temperatura interna può superare i 60°C in pochi minuti, mettendo seriamente in pericolo la vita del cane. In caso si noti un animale chiuso in auto sotto il sole, si devono chiamare subito le forze dell’ordine (112, 113, 115 o 1515) e, in situazioni critiche, è possibile intervenire anche direttamente, ma solo come ultima risorsa, facendo riferimento all’art. 54 del Codice Penale (stato di necessità).
I segnali da non sottovalutare sono respiro affannoso, barcollamenti, salivazione eccessiva e pelle rovente. In questi casi, è necessario raffreddare il corpo dell’animale con acqua fresca, mai ghiacciata, e posizionare impacchi freddi sull’interno coscia. Contattare immediatamente un veterinario può fare la differenza tra la vita e la morte.
Il caldo porta anche una maggiore presenza di parassiti esterni come pulci, zecche e acari. Controllare regolarmente il mantello dell’animale e utilizzare antiparassitari specifici – solo su indicazione veterinaria – è un passaggio fondamentale. Inoltre, per i cani a pelo lungo può essere utile una tosatura preventiva.
Anche le zampe vanno protette: durante le uscite, evitare asfalto e cemento nelle ore calde e applicare pomate idratanti, se necessario, per prevenire screpolature o ustioni.
Non solo cani e gatti: anche canarini, criceti e pesci devono essere protetti dal caldo. Le gabbiette non vanno mai lasciate in balcone sotto il sole diretto, e gli acquari devono essere posizionati lontano dalle finestre. Cambiare spesso l’acqua, rimuovere le alghe e garantire ossigenazione sono gesti fondamentali.
Per conigli e cavie, è importante controllare che la zona anale sia pulita per evitare che le mosche vi depositino uova, un rischio concreto durante l’estate.
Infine, l’invito dell’Enpa riguarda anche gli animali selvatici: in giardini e terrazzi, lasciare ciotole d’acqua fresca e poco profonde può rappresentare un gesto salvavita per ricci, uccellini e altri piccoli animali. E prima di falciare l’erba o accendere un falò, è bene verificare che non vi siano animali nascosti.
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