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Sicurezza stradale
14.08.2025 - 17:20
L'airbag al centro delle polemiche
Una vicenda al confine tra la cronaca e l’assurdo sta mettendo alla prova la pazienza di un automobilista mestrino, A.D., e della sua famiglia. Da mesi, l’uomo riceve insistenze scritte da Opel per sostituire al più presto l’airbag Takata montato sulla sua vettura, un dispositivo che, in caso di incidente, potrebbe provocare gravi ferite o addirittura la morte a causa del deterioramento delle sostanze interne.
Le lettere, arrivate a febbraio, maggio e luglio di quest’anno, ribadiscono la pericolosità del componente e invitano il proprietario a recarsi subito in officina. Ma qui inizia il cortocircuito: ogni volta che A.D. si presenta dal suo meccanico, riceve la stessa risposta. I ricambi non sono disponibili, o arrivano in quantità talmente limitata da generare lunghe liste d’attesa.
Il risultato è una situazione che il diretto interessato definisce “paradossale”: un’auto che rappresenta un rischio concreto, ma che non può essere messa in sicurezza. Una condizione che ricorda, nelle parole dell’automobilista, una “macchina infernale” uscita da un film horror.
L’Adico, l’associazione difesa consumatori, ha deciso di intervenire. «Abbiamo invitato Opel a risolvere con urgenza il difetto di conformità – spiega il presidente Carlo Garofolini – riservandoci di chiedere il risarcimento per i danni già subiti e per quelli futuri, oltre al rimborso delle spese sostenute dal nostro assistito. È una situazione grottesca, legata anche al fallimento del produttore giapponese, ma inaccettabile per chi vive con un’auto potenzialmente pericolosa e non ha modo di renderla sicura».
Ora la palla passa ai legali, nella speranza che l’intervento dell’associazione possa finalmente sbloccare l’attesa e restituire serenità all’automobilista veneziano.
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