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Attualità
18.08.2025 - 08:47
Foto di repertorio
In Italia, l’apicoltura è un settore in fermento ma sempre più sotto pressione. A fronte di una presenza crescente di giovani – il 37% degli apicoltori ha meno di 40 anni – e di un alto livello di istruzione (30% con laurea), il comparto fatica a generare reddito sostenibile.
Secondo quanto emerge dall’indagine Honey Cost, condotta dal Centro di Politiche e Bioeconomia del CREA in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale Miele, la situazione economica per gli apicoltori è tutt'altro che dolce. Il margine operativo lordo per ogni chilogrammo di miele prodotto si attesta appena a 2,9 euro, cifra che si riduce ulteriormente se si considera il lavoro non retribuito di apicoltori e familiari.
Il 2024 è stato particolarmente difficile: le vendite hanno segnato un calo del 17%, mentre la resa media per alveare è diminuita di oltre il 10%. Il risultato? Meno miele, prezzi più bassi per alcune varietà, e costi che schiacciano la redditività.
In media, un alveare produce 180 euro, ma la redditività netta resta sotto i 60 euro, contro costi operativi superiori ai 120 euro. Il costo medio per produrre un chilo di miele si aggira sui 9,7 euro, una soglia che molti apicoltori non riescono a coprire, nemmeno con l’aumento del 50% degli aiuti pubblici nel 2024, che però rappresentano appena il 5% del fatturato.
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