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Vicenza, ondata di calore, pronto soccorso sotto pressione: fino a 20 casi al giorno per malori da afa

Anziani, bambini e lavoratori all’aperto i più colpiti

Caldo da record in Veneto: temperature alle stelle e emergenza afa

Foto di repertorio

Temperature che sfiorano i 37 gradi, umidità opprimente e pronto soccorso presi d’assalto. L’ondata di calore che da giorni stringe il Vicentino in una morsa infuocata continua a far registrare un numero allarmante di malori, con picchi di fino a 20 accessi al giorno negli ospedali dell’Ulss 8 Berica. Il più colpito, come sempre in questi casi, è il San Bortolo di Vicenza, ma anche gli ospedali di Santorso, Valdagno e Montecchio Maggiore stanno registrando un flusso costante di pazienti con sintomi legati al caldo.

I più a rischio sono anziani, bambini e persone fragili, ma anche chi lavora all’aperto nelle ore centrali della giornata. Solo tra il 14 e il 15 agosto, le ambulanze del Suem 118 sono intervenute in decine di casi, molti per collassi, cadute in casa, svenimenti e disidratazione. Alcuni pazienti sono arrivati con sintomi preoccupanti: confusione mentale, forte sudorazione, nausea, crampi e febbre elevata, tipici del colpo di calore. A Isola Vicentina, Villaga e Lumignano diversi over 70 sono stati ricoverati in codice verde o giallo, mentre a Vicenza una donna di 84 anni è crollata in chiesa durante la messa di Ferragosto.

Gli esperti ricordano che l’anziano spesso non avverte la sete e rischia di arrivare alla disidratazione senza accorgersene. Bastano poche ore senza acqua per mandare in tilt il sistema di regolazione termica del corpo. La raccomandazione è semplice, ma spesso ignorata: bere almeno due litri d’acqua al giorno, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, mangiare frutta e verdura e indossare abiti leggeri in fibre naturali.

Anche i bambini, soprattutto sotto i 4 anni, devono essere protetti. Vanno tenuti al fresco, idratati frequentemente e portati all’aperto solo al mattino o alla sera, con il capo coperto e abiti traspiranti.

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