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Sanità
18.08.2025 - 11:15
Foto di repertorio
La Regione Veneto smentisce le voci di tagli o riduzioni nelle visite dermatologiche e nella mappatura dei nei, confermando che gli screening e i controlli restano disponibili in tutte le strutture pubbliche della regione.
Con una nota ufficiale, la Regione spiega che, dal gennaio 2025, la “mappatura sistematica dei nei” non è più riconosciuta come prestazione a carico del Servizio sanitario nazionale, ma si tratta di una decisione presa a livello nazionale e non regionale. Questo però non cambia nulla per i cittadini: chiunque noti un neo sospetto o un’anomalia cutanea può rivolgersi al medico di base o al pediatra, che valuterà se prescrivere una visita dermatologica, prestazione garantita e disponibile con ticket.
Secondo le evidenze scientifiche internazionali, lo screening di massa sui nei non ha dimostrato efficacia nel ridurre i casi gravi di melanoma o la mortalità, e non è comparabile ad altri screening oncologici riconosciuti come utili. La Regione sottolinea comunque l’importanza della prevenzione, invitando a mantenere comportamenti prudenti e a sottoporsi regolarmente a controlli.
La Regione precisa inoltre che non sono state emanate nuove direttive per limitare l’accesso alle visite dermatologiche, sebbene alcune aziende sanitarie abbiano adottato percorsi organizzativi specifici sul territorio. Sono stati inoltre introdotti protocolli per la presa in carico da parte dei dermatologi su indicazione dei medici di base per pazienti a rischio.
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