Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Veneto per la biodiversità costiera

Veneto, via libera al protocollo per la tutela di tartarughe marine e cetacei spiaggiati

Da gennaio 2025 già 99 tartarughe e 9 delfini morti: la Regione potenzia la rete di intervento per salvaguardare la biodiversità costiera

Veneto, via libera al protocollo per la tutela di tartarughe marine e cetacei spiaggiati

Foto di repertorio

Il Veneto compie un significativo passo avanti nella protezione del suo fragile ecosistema marino con l’approvazione di un nuovo protocollo regionale dedicato alla gestione di tartarughe marine e cetacei spiaggiati, oltre alla tutela dei nidi di Caretta caretta.

A spiegare l’importanza dell’iniziativa è l’assessore regionale ai Parchi e alla Pesca Cristiano Corazzari, che evidenzia come i cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature marine soprattutto lungo il litorale veneziano, abbiano causato un incremento dei casi di spiaggiamenti: da gennaio sono già state rinvenute 99 tartarughe e 9 delfini morti, numeri che confermano una tendenza in crescita rispetto agli anni precedenti.

Il protocollo, frutto di una stretta collaborazione tra università, enti ambientali, autorità locali e centri di recupero, crea una rete coordinata e multidisciplinare per garantire risposte rapide ed efficaci, minimizzando l’impatto sulle attività di pesca e promuovendo al contempo la conservazione della biodiversità marina.

Tra gli obiettivi principali vi è la protezione dei pochi nidi di tartaruga Caretta caretta finora rinvenuti lungo le coste venete, con interventi che vanno dal monitoraggio e segnalazione fino all’assistenza durante la schiusa delle uova. Per gli animali spiaggiati vivi o morti, il protocollo definisce procedure di recupero, cura e smaltimento, assicurando il coinvolgimento di istituzioni e associazioni specializzate.

“Con questo strumento all’avanguardia – commenta Corazzari – il Veneto rafforza il proprio impegno verso una gestione sostenibile del mare, unendo tutela ambientale, ricerca scientifica e sensibilizzazione delle comunità locali, a tutela delle generazioni future e del prezioso patrimonio naturale della nostra regione.”

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione