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Veneto per la biodiversità costiera
19.08.2025 - 12:33
Foto di repertorio
Il Veneto compie un significativo passo avanti nella protezione del suo fragile ecosistema marino con l’approvazione di un nuovo protocollo regionale dedicato alla gestione di tartarughe marine e cetacei spiaggiati, oltre alla tutela dei nidi di Caretta caretta.
A spiegare l’importanza dell’iniziativa è l’assessore regionale ai Parchi e alla Pesca Cristiano Corazzari, che evidenzia come i cambiamenti climatici, con l’aumento delle temperature marine soprattutto lungo il litorale veneziano, abbiano causato un incremento dei casi di spiaggiamenti: da gennaio sono già state rinvenute 99 tartarughe e 9 delfini morti, numeri che confermano una tendenza in crescita rispetto agli anni precedenti.
Il protocollo, frutto di una stretta collaborazione tra università, enti ambientali, autorità locali e centri di recupero, crea una rete coordinata e multidisciplinare per garantire risposte rapide ed efficaci, minimizzando l’impatto sulle attività di pesca e promuovendo al contempo la conservazione della biodiversità marina.
Tra gli obiettivi principali vi è la protezione dei pochi nidi di tartaruga Caretta caretta finora rinvenuti lungo le coste venete, con interventi che vanno dal monitoraggio e segnalazione fino all’assistenza durante la schiusa delle uova. Per gli animali spiaggiati vivi o morti, il protocollo definisce procedure di recupero, cura e smaltimento, assicurando il coinvolgimento di istituzioni e associazioni specializzate.
“Con questo strumento all’avanguardia – commenta Corazzari – il Veneto rafforza il proprio impegno verso una gestione sostenibile del mare, unendo tutela ambientale, ricerca scientifica e sensibilizzazione delle comunità locali, a tutela delle generazioni future e del prezioso patrimonio naturale della nostra regione.”
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