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19.08.2025 - 12:51
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Un’importante novità nel trattamento dell’asma grave è stata introdotta presso l’Unità di Pneumologia dell’ospedale di Montebelluna. Una paziente affetta da una forma particolarmente invalidante di asma, non responsiva a tutte le terapie farmacologiche tradizionali, inclusi quattro anticorpi monoclonali, ha potuto beneficiare di un intervento all’avanguardia: la termoplastica bronchiale.
“La termoplastica bronchiale è una procedura complessa e delicata, riservata a casi selezionati e praticata in pochi centri specialistici in Italia e in Europa,” spiega il dottor Francesco Menzella, primario di Pneumologia a Montebelluna. “Richiede un’elevata expertise multidisciplinare e un supporto qualificato da parte del personale anestesiologico e infermieristico.”
L’intervento, eseguito dal dottor Menzella insieme al dottor Andrea Bianchin, direttore dell’Anestesia e Rianimazione, ha visto la collaborazione di un team di professionisti dedicati, tra cui la dott.ssa Annamaria Bosi e le infermiere Claudia Trevisol, Margherita Berton, Luisa Bortolato e Chiara Bresolin.
La tecnica si svolge durante una broncoscopia: un catetere dotato di elettrodi applica calore a 65 gradi tramite radiofrequenze sulla parete dei bronchi, riducendo la muscolatura liscia, l’innervazione e la produzione di muco. Il risultato è un significativo calo di broncospasmo, iperreattività e infiammazione, con un miglior controllo della malattia, riducendo gli attacchi d’asma in modo duraturo.
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