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22.08.2025 - 06:00
Foto di repertorio
Un prato impeccabile potrebbe nascondere un pericolo silenzioso per i nostri amici a quattro zampe. I prodotti usati per mantenere il giardino verde e curato – erbicidi, pesticidi e diserbanti – rappresentano un rischio spesso sottovalutato per la salute di cani e gatti, come confermano numerosi studi internazionali e italiani.
I ricercatori della Cornell University College of Veterinary Medicine hanno trovato tracce di metaboliti del glifosato e di altri pesticidi nelle urine dei gatti domestici, segno di un’esposizione frequente e non occasionale. Parallelamente, un’indagine italiana ha rilevato residui di sostanze pericolose come DDT e PCB nel tessuto adiposo felino, confermando che l’esposizione chimica può essere cronica e duratura. Sul versante canino, diversi studi statunitensi hanno evidenziato una correlazione tra uso di erbicidi nei giardini e un aumento del rischio di linfoma maligno nei cani. Uno studio pubblicato su Environmental Research ha addirittura documentato la presenza di erbicidi nelle urine dei cani giorni dopo essere stati a contatto con superfici trattate.
Il problema riguarda anche la modalità d’esposizione: non è necessario vedere il prodotto per esserne coinvolti. Cani e gatti si contaminano camminando sull’erba, annusando piante o lecchinandosi il pelo, mentre le sostanze chimiche possono persino entrare in casa trasportate da scarpe, vestiti o altri animali. L’esposizione “passiva” può durare giorni, soprattutto se il terreno non è completamente asciutto o i residui sono persistenti. Gatti, più bassi e abituati a sfregarsi, e cani che amano scavare o rotolarsi, sono particolarmente vulnerabili.
I sintomi da intossicazione includono nei gatti salivazione eccessiva, vomito, irritazioni cutanee, debolezza e difficoltà respiratorie; nei cani possono aggiungersi tremori, diarrea, convulsioni e reazioni allergiche. Questi effetti possono manifestarsi subito o accumularsi nel tempo, rendendo indispensabile una pronta visita veterinaria e una comunicazione precisa sulle possibili esposizioni.
Gli esperti avvertono che non solo i professionisti devono usare prodotti con cautela: anche i privati acquistano facilmente pesticidi con scarsa preparazione, aumentando i rischi di uso scorretto, soprattutto in presenza di animali domestici. I veterinari della Cornell suggeriscono di leggere sempre etichette e schede di sicurezza, dosare con attenzione, proteggersi durante l’applicazione e tenere lontani gli animali dalle zone trattate per almeno 24-48 ore. Attenzione anche ai prodotti “biologici” o “pet friendly”, che comunque possono risultare pericolosi se ingeriti o manipolati prima di essere completamente asciutti.
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