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Polemiche energetiche
19.08.2025 - 14:26
L'impianto a biogas di Pozzonovo
La riconversione di un impianto a biogas in uno a biometano continua a suscitare perplessità tra i cittadini e le istituzioni locali. A sollevare ufficialmente la questione è la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, che con un’interrogazione ha chiesto alla Giunta se siano state prese in considerazione le osservazioni presentate dal Comune di Pozzonovo.
La richiesta riguarda la domanda avanzata dalla Società Agricola Agrimetano Pozzonovo S.r.l., che dopo aver ottenuto l’autorizzazione per un impianto alimentato da biogas agricolo ha chiesto di riconvertirlo in una struttura a biometano, con una capacità produttiva stimata in 500 metri cubi l’ora. Oltre all’uso di biomasse vegetali, il nuovo progetto prevede l’impiego di reflui zootecnici, ossia scarti provenienti dagli allevamenti.
Secondo Camani, il cambiamento solleva molte criticità. La prima riguarda il traffico: l’ampliamento comporterebbe il passaggio di decine di migliaia di tonnellate di materiale trasportato ogni anno da mezzi pesanti, con conseguente impatto sulla viabilità secondaria del territorio. Un secondo fronte è quello ambientale e sanitario: i cittadini temono che la combustione di scarti di origine animale possa sprigionare odori molesti e sostanze potenzialmente dannose, oltre ad aggravare l’inquinamento acustico e atmosferico.
Non mancano poi le preoccupazioni di carattere sociale ed economico: l’eventuale svalutazione degli immobili e il rischio di un progressivo spopolamento del paese. Per questo, la consigliera regionale chiede all’assessore all’Ambiente a che punto sia l’iter autorizzativo e se la Regione stia davvero ponendo la salute dei cittadini al di sopra degli interessi dell’azienda.
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