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Taser in dotazione alle forze dell’ordine: la Lega difende lo strumento contro le proposte di rimozione

Paolo Borchia ribadisce che togliere il taser significherebbe indebolire chi ogni giorno protegge i cittadini, sottolineando il ruolo chiave di questo dispositivo nel prevenire aggressioni senza ricorrere ad armi letali

Foto di repertorio

Foto di repertorio

«Chiedere di togliere il taser agli agenti significa voltare le spalle a chi rischia la vita ogni giorno per mantenere l’ordine pubblico». Così Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega di Verona e capo delegazione al Parlamento europeo, risponde alle proposte avanzate da AVS e M5S in merito alla rimozione del dispositivo.

Secondo Borchia, l’introduzione del taser, fortemente voluta dalla Lega, ha fornito alle forze dell’ordine uno strumento efficace per difendersi e per evitare l’uso di armi letali. «I dati parlano chiaro: il taser è stato determinante per fermare numerose aggressioni in tutto il Paese. Chi lo definisce “uno strumento di tortura” dimostra di vivere fuori dalla realtà», aggiunge.

Il segretario provinciale esprime inoltre «massimo rispetto e gratitudine» ai carabinieri e a tutte le forze dell’ordine per il loro lavoro quotidiano, spesso silenzioso, che garantisce sicurezza alle comunità. Borchia conclude assicurando che la Lega continuerà a sostenere chi ogni giorno indossa la divisa.

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