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Santa Maria di Sala, speedline tra tribunali e rilancio industriale: il futuro si gioca su due fronti

La storica azienda cerca un nuovo acquirente e affronta una battaglia legale contro l’ex proprietà svizzera

Santa Maria di Sala, speedline tra tribunali e rilancio industriale: il futuro si gioca su due fronti

Speedline, Mestre

Il futuro della Speedline, storica realtà industriale veneta specializzata nella produzione di cerchi in lega di alta gamma, con sede a Santa Maria di Sala, si gioca su un doppio binario: da un lato il contenzioso legale contro il precedente proprietario, il gruppo svizzero Ronal, dall’altro la corsa contro il tempo per trovare un nuovo investitore in grado di garantire continuità produttiva e tutela occupazionale.

Lo scenario è stato delineato nei giorni scorsi dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha ribadito, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, l’impegno del governo a fianco dell’azienda veneziana. Tre mesi dopo l’incontro tra istituzioni, commissari straordinari e sindacati, il messaggio è chiaro: Speedline non è lasciata sola, ma ora servono fatti concreti.

Un'azienda da rilanciare, non da chiudere

Con 250 dipendenti e una struttura produttiva considerata tra le più qualificate della filiera automotive italiana, Speedline conserva tutte le potenzialità per tornare protagonista sul mercato. "Un’eccellenza del Made in Italy", ha scritto Urso, "che merita un futuro". Tuttavia, il quadro è tutt’altro che semplice: la crisi del settore automobilistico, l’assenza della proprietà immobiliare dell’impianto e la necessità di capitali freschi complicano il rilancio.

Il fronte giudiziario: responsabilità da accertare

Parallelamente, si apre il capitolo legale. L’ex ministro e giurista Paola Severino, incaricata di seguire la causa, sta concludendo la predisposizione delle denunce contro il gruppo Ronal. Le carte finiranno presto sul tavolo della procura di Venezia. L’obiettivo: accertare eventuali responsabilità nella gestione precedente che, secondo i commissari, avrebbe penalizzato la tenuta industriale dell’azienda.

La sfida sul mercato internazionale

Nel frattempo, la vera partita si gioca sul fronte industriale. Il bando per l’acquisizione dell’azienda sarà pubblicato a breve sulle principali testate economiche internazionali, con l’obiettivo di attirare investitori solidi e credibili. Entro fine settembre sono attese le manifestazioni di interesse: sarà quello il primo vero test per misurare quanto ancora il marchio Speedline sia in grado di attrarre il mercato globale.

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