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Arriva il “sorpassometro”: stangata fino a 1.300 euro per chi sorpassa in modo pericoloso

Un nuovo dispositivo elettronico entra in funzione sulle strade italiane per contrastare le manovre azzardate

Arriva il “sorpassometro”: stangata fino a 1.300 euro per chi sorpassa in modo pericoloso

Foto di repertorio

Dopo gli autovelox, sulle strade italiane arriva un nuovo alleato della sicurezza: si chiama “sorpassometro” e promette di diventare l’incubo di chi effettua manovre azzardate, in particolare i sorpassi vietati.

Il dispositivo, tecnicamente identificato come SV3, è stato progettato per monitorare in tempo reale i tratti di strada in cui i sorpassi sono proibiti dal Codice della Strada, e per sanzionare chi viola le regole con prove video inconfutabili.

Il funzionamento del sistema è basato sulla combinazione tra telecamere e sensori integrati nell’asfalto: quando un veicolo compie un sorpasso non consentito, viene automaticamente registrato un filmato di circa 15 secondi. Il materiale raccolto viene poi trasmesso alle autorità competenti per l’emissione della sanzione.

Le multe variano a seconda della gravità dell’infrazione. Nei centri urbani si parte da 42 euro e la decurtazione di due punti dalla patente, mentre sulle extraurbane si può arrivare a 345 euro e tre punti in meno. In caso di sorpassi particolarmente pericolosi – ad esempio in prossimità di curve cieche, incroci o dossi – la sanzione può salire fino a 666 euro, con 10 punti decurtati e sospensione della patente da uno a tre mesi. Nei casi più estremi, come il sorpasso contromano, la multa può superare i 1.300 euro.

L’installazione del “sorpassometro” non sarà indiscriminata: servirà infatti l’autorizzazione del Prefetto e i dispositivi verranno posizionati solo su tratti stradali ad alto rischio, dove già in passato si sono verificati incidenti gravi o mortali

In questo scenario, il controllo dei sorpassi pericolosi diventa il nuovo terreno della battaglia per la sicurezza stradale. Le autorità puntano così a ridurre uno dei comportamenti più rischiosi alla guida, responsabile ogni anno di centinaia di incidenti frontali, spesso con conseguenze tragiche.

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