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Maltempo, i commenti

Padova sott’acqua, Fabio Bui (PpV): “Non è più tollerabile, la sicurezza viene prima dei vincoli e delle promesse”

“Serve una svolta vera, basta burocrazia che ostacola la sicurezza”

Maltempo a Ponte di Piave: nubifragio allaga il sottopasso e trenta abitazioni

Foto di repertorio

Le immagini di strade allagate, garage invasi e famiglie costrette a spalare il fango sono diventate una drammatica consuetudine a Padova e in provincia. E anche dopo il temporale del 21 agosto, la situazione si è ripetuta. Per Fabio Bui, esponente dei Popolari per il Veneto, è l’ennesima dimostrazione di una fragilità idraulica ignorata e sottovalutata da chi amministra il territorio.

“Non si può più parlare di emergenza – attacca Bui – perché ormai ogni pioggia intensa si trasforma in un disastro annunciato. La Giunta regionale e le amministrazioni locali si limitano a rassicurazioni e conferenze stampa, ma i cittadini sono lasciati soli a fronteggiare i danni. È l’ora di scelte vere e responsabili”.

“Una città sempre più impermeabile”

Nel mirino di Bui c’è la gestione urbanistica del territorio:

Padova è sempre più coperta da cemento e asfalto, con parcheggi ovunque e sempre meno terreno in grado di assorbire l’acqua. Il risultato è che l’acqua ristagna e straripa. Serve una revisione radicale delle scelte fatte fino ad oggi, a partire dalla manutenzione straordinaria dei sottoservizi”.

Il caso della vasca sul Muson dei Sassi

Bui non risparmia critiche nemmeno alla gestione delle opere idrauliche rimaste ferme a causa di cavilli burocratici. In particolare, punta il dito contro il vincolo archeologico che blocca da anni la realizzazione della vasca di laminazione sul Muson dei Sassi, ostacolata dalla presenza di una casa colonica romana sepolta.

“È assurdo – denuncia – che una struttura fondamentale per la sicurezza idraulica sia ferma per un vincolo archeologico su un rudere sotterrato. Chi spiega agli alluvionati che i danni alle loro case si potevano evitare? È uno scandalo mettere la burocrazia davanti alla tutela delle persone”.

“Non servono slogan, ma scelte coraggiose”

Per Bui, è arrivato il momento di mettere da parte la retorica politica e affrontare l’emergenza con decisioni concrete e tempestive:

“Non bastano più slogan o piani futuristici. Servono azioni, manutenzione, interventi mirati e soprattutto il coraggio di modificare leggi e vincoli che impediscono di proteggere i cittadini”.

“Padova non può essere ostaggio del prossimo temporale”

La chiusura è netta:

Se non cambiamo direzione subito, continueremo a contare i danni dopo ogni pioggia. Padova e i suoi cittadini meritano soluzioni, non la solita passerella politica post-disastro”.

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