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Tutela ambientale

La sentenza del Consiglio di Stato rafforza il ruolo delle Province sulla salute pubblica

Chiara Luisetto (Pd) chiede alla Provincia di Vicenza di fermare il progetto del Piano Silva: «Ora ci sono strumenti giuridici più forti per proteggere ambiente e cittadini dai rischi legati all’impianto»

Foto di repertorio

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La recente decisione del Consiglio di Stato apre nuovi scenari nella gestione delle questioni ambientali e sanitarie. La sentenza, riferita al caso di una conceria di Cologna, ha confermato come legittime le prescrizioni imposte dalla Provincia di Verona, che sulla base di un parere dell’Istituto Superiore di Sanità e di provvedimenti regionali aveva stabilito limiti stringenti alle sostanze chimiche presenti negli scarichi, oltre a obblighi di controllo e prevenzione.

Un pronunciamento che, secondo gli osservatori, crea un precedente importante: le Province possono intervenire in difesa della salute e dell’ambiente anche senza una norma specifica che lo preveda. È da questa prospettiva che la consigliera regionale del Partito Democratico, Chiara Luisetto, richiama direttamente la Provincia di Vicenza, chiedendo uno stop al discusso progetto del Piano Silva.

«La sentenza – sottolinea Luisetto – rafforza il potere e la responsabilità degli enti provinciali. Dopo l’approvazione delle aree di salvaguardia da parte dell’assemblea dei Sindaci del Bacchiglione, appare evidente la necessità di una presa di posizione chiara: la tutela della salute pubblica deve venire prima di tutto».

Secondo la consigliera, infatti, la Conferenza dei Servizi della Provincia dovrà valutare attentamente i rischi: l’assenza di un acquedotto dedicato, la vicinanza dell’impianto alla falda e le preoccupazioni crescenti delle comunità locali di Montecchio Precalcino, Dueville e dell’intero bacino del Bacchiglione. «Ci sono elementi concreti – conclude – che impongono una scelta netta: bloccare il progetto per salvaguardare cittadini e territorio».

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