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Ambiente e patrimonio storico

Crocetta del Montello: appello a Mattarella contro le casse di laminazione sul Piave

Il Comune si rivolge al Presidente della Repubblica per fermare il progetto alle "Grave di Ciano": 555 ettari del fiume interessati da un’opera contestata che toccherebbe luoghi simbolo della Prima Guerra Mondiale

Le Grave di Ciano lungo il Tagliamento

Le Grave di Ciano lungo il Tagliamento

Il Consiglio comunale di Crocetta del Montello ha deciso di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere il proprio dissenso nei confronti del progetto di realizzazione delle casse di laminazione sul fiume Piave, nell’area delle cosiddette “Grave di Ciano”.

Con una delibera approvata lo scorso 22 luglio, l’Amministrazione comunale ha trasmesso al Quirinale un documento in cui si riportano lo sconcerto e la preoccupazione della cittadinanza. Al centro della contestazione, la decisione prima della Regione Veneto e poi dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali – tramite il Commissario straordinario – di procedere con la costruzione dell’opera.

Il progetto, che occuperebbe circa 555 ettari, prevede la creazione di ampie vasche di contenimento delle acque direttamente nell’alveo del Piave. Una scelta che, secondo il Comune, non solo inciderebbe pesantemente sull’ambiente e sul paesaggio, ma colpirebbe anche un luogo di altissimo valore storico e simbolico.

Proprio in quell’area, infatti, durante la Prima Guerra Mondiale si attestò la linea di difesa italiana contro l’avanzata austroungarica. Nel maggio 1918 da lì partì la controffensiva che, insieme alla Battaglia del Solstizio sul Montello, aprì la strada alla vittoria, al prezzo di enormi sacrifici umani e di dolorosi esodi per la popolazione civile.

“Non si tratta di un rifiuto a priori – sottolinea la lettera inviata al Capo dello Stato – ma di una ferma opposizione motivata dalla tutela della memoria storica e della dignità di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo”.

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