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Turismo sostenibile

Padova affronta il fenomeno degli affitti brevi con un decalogo per una convivenza equilibrata tra residenti e turisti

L’Ascom Confcommercio propone regole chiare e un tavolo tecnico con Comune, associazioni e piattaforme per promuovere un turismo sostenibile senza desertificare il centro città

Padova: Sfide e Opportunità per il Futuro della Città

Prato della Valle a Padova

Il fenomeno degli affitti brevi continua a crescere in città e, secondo l’Ascom Confcommercio Padova, è destinato a permanere. «Ci sono e ci saranno. In attesa di leggi che li governino seriamente, a livello locale potremmo avviare una collaborazione pubblico-privato tra tutte le forze in campo», spiega Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio.

Bertin ha presentato un vero e proprio decalogo per una convivenza civile, sottolineando che gli affitti brevi non vanno criminalizzati. «Sono la risposta economica di chi ha tutto il diritto di fare dei propri beni ciò che vuole, soprattutto se una legislazione carente non tutela adeguatamente il proprietario, troppo spesso impossibilitato a tornare in possesso dell’appartamento in caso di morosità dell’inquilino».

Il presidente dell’Ascom segnala però anche i rischi: «Troppi affitti brevi rischiano di desertificare i nostri centri urbani. Se non ci sono più locali da affittare per famiglie e studenti, si crea un problema sociale. I negozi di vicinato perdono clientela e finiscono per chiudere, aprendo le porte al degrado e all’insicurezza».

Secondo un sito specializzato, Padova è tra le venti città europee dove conviene investire negli affitti brevi. «Se questo è il trend – avverte Bertin – significa che è urgente varare norme nazionali chiare. Oggi non è così e ogni città cerca di difendersi come può, spesso vanificando l’impegno locale a causa di sentenze che non tengono conto del fenomeno».

Pur regolamentati, gli affitti brevi continueranno a esistere. Per questo, Bertin propone di avviare subito una collaborazione tra Comune, agenti immobiliari, associazioni dei proprietari, amministratori condominiali e piattaforme digitali. L’obiettivo è creare un impegno volontario condiviso che definisca i principi di base per una convivenza rispettosa.

Il decalogo elaborato dall’Ascom punta su trasparenza amministrativa, sicurezza, decoro, rispetto dei residenti, promozione di un turismo consapevole e attenzione al contesto urbano. Tra le regole principali: rispettare gli orari di silenzio, mantenere puliti gli spazi comuni, non organizzare feste, rispettare i posti auto e sostenere i negozi locali.

«Non è il “vangelo”, ma una base di discussione», chiarisce Bertin. «L’intento non è introdurre divieti indiscriminati, ma favorire una cultura dell’ospitalità civile e integrata, rafforzando l’identità residenziale dei quartieri e incentivando la collaborazione tra pubblico e privato».

Il tavolo tecnico coinvolgerà Comune, Ascom, organizzazioni dei piccoli proprietari, amministratori condominiali e piattaforme. L’obiettivo è promuovere strumenti informativi, campagne di sensibilizzazione e sperimentazioni nelle zone più interessate, come il Portello, Savonarola, il Prato della Valle e l’area della Stazione. «Prevenire è meglio che curare», conclude Bertin.

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