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Teatro di strada

Conclusa la trentesima edizione de “La Luna nel Pozzo”: successo strepitoso a Caorle, con 30mila spettatori per il gran finale

Dal 20 al 24 agosto il centro storico di Caorle si è trasformato in un grande palcoscenico a cielo aperto, accogliendo artisti da tutto il mondo

Foto dello spettacolo di domenica

Foto dello spettacolo di domenica

Si è chiusa ieri, domenica 24 agosto, la XXX edizione de La Luna nel Pozzo, il festival internazionale di teatro di strada che ogni anno anima il centro storico di Caorle, confermandosi uno degli eventi più attesi dell’estate adriatica. Per cinque giorni le calli e le piazze della città lagunare hanno ospitato oltre 70 spettacoli, coinvolgendo più di 30mila spettatori in un abbraccio tra artisti e pubblico.

Dalla Francia all’Argentina, dall’Italia all’Ucraina, 22 compagnie hanno portato in scena danza acrobatica, teatro di figura, clown, danza urbana e musica dal vivo, con sette prime nazionali che hanno incantato grandi e piccini. Il festival, giunto al traguardo dei 30 anni, ha saputo unire spettacoli ad alto impatto visivo a momenti più intimi, favorendo un contatto diretto tra artisti e spettatori.

«La magia del teatro di strada ha ancora una volta affascinato il pubblico di Caorle – ha commentato l’Assessore al Turismo, Mattia Munerotto – Le nostre piazze e campielli sono stati gremiti di curiosi e appassionati. La Luna nel Pozzo è la ciliegina sulla torta di un’estate davvero speciale per la città».

Marco Caldiron, direttore artistico del festival, ha aggiunto: «Raggiungere la trentesima edizione significa molto: racconta la fedeltà del pubblico e la solidità del progetto. La partecipazione di artisti da tutto il mondo conferma la vocazione internazionale del festival e ci spinge a continuare a valorizzare il teatro di strada».

Tra gli spettacoli più seguiti, Javier Aranda con Life in Campo Negroni, il collettivo Dekru con Virtual Reality, i Drums On Fire con Mystic Fire in Piazzetta Marchesan, i Doble Mandoble con Hero for One Day, la compagnia Bêtes de Rue con Fragments, Estúpida Compañía con Bravio e il Latinduo con The Concert Became Not A Concert.

Con la chiusura del festival, Caorle torna alla quotidianità, ma con negli occhi e nel cuore gli applausi, le risate e le acrobazie che hanno trasformato per qualche giorno la città in un palcoscenico unico. L’appuntamento è già fissato per il 2026.

Il festival è promosso dal Comune di Caorle e organizzato da Carichi Sospesi di Padova, in collaborazione con United for Busking e ANAP, con il sostegno del Consorzio di Promozione Turistica del Veneto Orientale, del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo e del patrocinio della Regione Veneto.

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