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Mobilità green

Arriva il collegamento ciclabile tra il quartiere Mandria e Abano Terme: approvato il progetto da 450mila euro

La Giunta comunale di Padova dà il via libera al percorso ciclopedonale che collegherà via Santa Maria d’Abano a via Romana Aponense

Il punto in cui si interrompe attualmente la ciclabile di via Romana Aponense, che proseguirà verso destra in via Chioggia

Il punto in cui si interrompe attualmente la ciclabile di via Romana Aponense, che proseguirà verso destra in via Chioggia

La città del Santo avrà presto un nuovo collegamento sicuro e sostenibile con le Terme di Abano. La Giunta comunale di Padova ha approvato il progetto esecutivo della pista ciclabile Mandria, un’opera da 449.935 euro inserita nella Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) e finanziata in parte dal Programma Regionale Veneto FESR 2021-2027.

Il percorso ciclopedonale collegherà la pista già presente in via Santa Maria d’Abano, ad Abano Terme, fino a via Romana Aponense a Padova, passando per via Latisana e con la realizzazione di una passerella sul canale consortile Bolzan. Il tratto di via Romana Aponense fino a via Chioggia sarà completamente riqualificato, garantendo continuità e maggiore sicurezza per pedoni e ciclisti.

Il progetto ha ottenuto un contributo regionale di 317.938 euro tramite AVEPA, pari al 75% della spesa ammissibile. La parte restante sarà coperta dal Comune di Padova.

«Questa opera prosegue il percorso di mobilità sostenibile previsto dal Bici Masterplan e dal PUMS – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micalizzi –. La pista Mandria non è solo per chi pedala: è accessibile anche ai pedoni e pensata per abbattere le barriere architettoniche, migliorando la qualità degli spazi urbani. Connettere Padova con le Terme in modo sostenibile rafforza il legame tra città e territorio e valorizza le potenzialità turistiche locali».

Il progetto, curato dal Settore Lavori Pubblici, prevede pavimentazioni permeabili, nuova illuminazione, arredi urbani e rastrelliere per biciclette. Particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza stradale, all’accessibilità per persone con disabilità e alla riduzione dell’impatto ambientale.

I lavori, con durata stimata di circa 240 giorni, inizieranno nel 2026 secondo il cronoprogramma Regionale FESR.

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