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Enogastronomia
31.08.2025 - 11:22
Foto di repertorio
Con oltre 11 denominazioni DOCG, 29 DOC e 10 IGT, il Veneto si conferma tra le regioni vitivinicole più importanti d’Italia, sia in termini di qualità che di volumi. Un territorio variegato, che dalle Dolomiti alle pianure del Piave, passando per le colline del Soave, della Valpolicella e del Conegliano Valdobbiadene, racconta nel bicchiere la propria storia, cultura e vocazione all’eccellenza.
Re indiscusso tra i rossi veneti, l’Amarone nasce dalla selezione e appassimento delle uve Corvina, Corvinone e Rondinella. Prodotto sulle colline veronesi, è un vino corposo, sontuoso, con note di ciliegia sotto spirito, cacao, tabacco e spezie. Le migliori espressioni provengono dalle sottozone Classica, Valpantena e Val d’Illasi. Un rosso da meditazione, ma anche straordinario con brasati e formaggi stagionati.
Da provare: Quintarelli, Dal Forno Romano, Allegrini, Tommasi, Zenato
Il Prosecco Superiore delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, oggi patrimonio UNESCO, è un vino simbolo della convivialità italiana. Realizzato con uve Glera, si distingue per la sua freschezza, finezza delle bollicine e aromi di mela verde, pera, fiori bianchi.
Da provare: Bisol, Nino Franco, Adami, Ruggeri, Bortolomiol
Le Rive (sottozone) e la prestigiosa Cartizze offrono le versioni più raffinate e complesse. Ideale per l’aperitivo, ma sempre più apprezzato anche a tutto pasto.
Prodotto con uva Garganega, il Soave Classico è uno dei bianchi italiani più eleganti e longevi, con una vena minerale che racconta i suoli vulcanici delle colline veronesi. È fresco e floreale da giovane, ma può evolvere in bottiglie sorprendenti nel tempo.
Da provare: Pieropan, Inama, Suavia, Gini, Tamellini
Perfetto con pesce, risotti e piatti delicati, il Soave è la prova che il Veneto non è solo bollicine e rossi strutturati.
Leggero, fresco e sapido, il Chiaretto di Bardolino è il rosato del Lago di Garda, tornato alla ribalta con una nuova generazione di produttori. Vino da bere giovane, perfetto per l’estate, con profumi di frutti rossi, agrumi e fiori.
Da provare: Le Fraghe, Guerrieri Rizzardi, Monte Zovo, Cavalchina
Nel Veneto orientale, tra le province di Treviso e Venezia, resistono vitigni antichi e affascinanti come il Raboso, il “vino rabbioso” per la sua acidità e tannicità, oggi valorizzato da vinificazioni moderne, e il Friularo di Bagnoli, vino profondo e speziato, spesso passito.
Da provare: Cecchetto, Bonotto delle Tezze, Ornella Bellia
Lugana DOC: bianco elegante e profumato a base di Turbiana, prodotto sul lago di Garda, tra Veneto e Lombardia. Ottimo con pesce e formaggi freschi.
Recioto della Valpolicella DOCG: il “padre dolce” dell’Amarone, vino da dessert unico al mondo.
Colli Euganei DOC: qui nascono vini da suoli vulcanici, tra cui rossi da Merlot e Cabernet, ma anche sorprendenti Moscato Fior d’Arancio DOCG (versione dolce, secca e spumante).
Il Veneto è da anni la prima regione vinicola d’Italia per volume di produzione, e una delle più attive nell’export: oltre il 35% del vino italiano esportato nel mondo è veneto, con mercati chiave come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Cina.
Una produzione che combina tradizione agricola, innovazione tecnologica e visione internazionale, con consorzi di tutela sempre più attenti a qualità, sostenibilità e promozione del territorio.
Ogni vino veneto è una finestra aperta su paesaggi, comunità e storie locali. Che si tratti di un Amarone imponente, di un Prosecco brioso o di un Soave elegante, il Veneto è una regione da bere lentamente, calice dopo calice, alla scoperta di un patrimonio vinicolo tra i più ricchi d’Europa.
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