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Il caso
27.08.2025 - 12:19
Lo scontro tra Valter Gallo e Antonella Argenti
Il Comune rompe il silenzio con toni duri e amareggiati dopo le dichiarazioni apparse sulla stampa del 27 agosto da parte del presidente della Federazione dei Comuni, che criticava l’opposizione di Villa del Conte alla riattivazione degli autovelox sulla SP46. Un attacco che il Sindaco Antonella Argenti e l’assessore alla sicurezza Davide Pastorello non lasciano passare, denunciando pubblicamente omissioni, scorrettezze istituzionali e una narrazione “politicamente orientata e lesiva della verità”.
In apertura della nota comunale, Villa del Conte contesta l’uso fazioso e incompleto della comunicazione da parte della Federazione, che avrebbe volutamente omesso la posizione contraria del Comune nel primo comunicato sulla riaccensione degli autovelox, dando una rappresentazione falsata del consenso.
Ma il punto più grave, secondo l’amministrazione, è la scarsa trasparenza del confronto: “Mai ricevute risposte alle nostre richieste formali. Nessun rispetto istituzionale verso il nostro Comune e i suoi cittadini. E ora anche attacchi personali, a dimostrazione di una povertà di argomenti che fa rabbrividire”, si legge nella nota.
Il Comune smentisce le cifre diffuse dal presidente: “Altro che 500mila euro incassati da Villa del Conte. Il dato reale è meno della metà, mentre i proventi totali delle infrazioni sulla SP46 superano i 5 milioni. La nostra quota reale è vicina allo 0,5%. Eppure – prosegue la nota – non abbiamo mai chiesto di rivedere le ripartizioni, ma solo investimenti seri in sicurezza, previsti dalla legge e mai realizzati”.
Anzi, ribadiscono da Villa del Conte, il Comune ha versato oltre 1,5 milioni di euro in cinque anni tra contributi ordinari e straordinari. “Un presidente dovrebbe ricordare chi paga e lavorare per tutti, non per pochi”.
La polemica non si ferma all’autovelox. Il sindaco Argenti alza il tiro: “La vera frattura è metodologica e politica. La gestione è diventata parziale e manovrata, e le decisioni non tengono conto delle singole realtà. L’ultimo esempio? Gli autovelox spenti per sei mesi per motivi tecnici e dubbi normativi, ma ora improvvisamente si ‘corre’ per riaccenderli, contro la volontà di un Comune. Forse la fretta ha più a che fare con logiche di palazzo che con la sicurezza stradale”.
Villa del Conte denuncia anche l’ipocrisia del sistema: “Parliamo di sicurezza, ma in sei mesi nessuno si è mosso. E ancora oggi ci si accanisce su un chilometro di strada, lasciando al buio tutto il resto del territorio federato. Invece di spendere in comunicati arroganti, forse si dovrebbe investire dove si muore davvero”.
“Non ci presteremo a giochi di potere spacciati per tutela pubblica”, conclude il Sindaco. “Difendere la verità e la dignità dei nostri cittadini è un dovere morale, oltre che politico. La Federazione poteva essere un valore aggiunto, ma da anni sta perdendo la fiducia della sua gente per colpa di scelte poco chiare e di un vertice più interessato a costruirsi un consenso che a servire il territorio”.
E l’assessore Pastorello rincara: “Chiediamo solo serietà, equità e rispetto. Tutto quello che in questa vicenda è mancato”.
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