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La Collezione Peggy Guggenheim apre le porte del “dietro le quinte” con Avvenimento #3, omaggio a Maria Helena Vieira da Silva

Martedì 9 settembre il museo veneziano trasforma i suoi spazi in un laboratorio creativo a cielo aperto, offrendo al pubblico un viaggio tra processi artistici nascosti e sperimentazioni dal vivo ispirate all'artista portoghese

Foto di Matteo De Fina

Foto di Matteo De Fina

A pochi giorni dalla chiusura della mostra dedicata a Maria Helena Vieira da Silva, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia invita il pubblico a scoprire il lato più intimo della creatività con Avvenimento #3, l’evento che trasforma il museo in un vero e proprio laboratorio di sperimentazione artistica. Martedì 9 settembre, dalle 19 alle 23, gli spazi della collezione si animano di performance, danza, musica e installazioni, confermando la vocazione di Peggy Guggenheim di promuovere nuove idee e progetti innovativi.

Il tema di quest’anno, Nos Bastidores do Estudo – “dietro le quinte dello studio” – prende spunto dall’atelier dell’artista, luogo di lavoro e riflessione, e invita a esplorare ciò che normalmente resta nascosto. Gli allestimenti, curati da Cosimo Ferrigolo, trasformano il giardino del museo in un set a cielo aperto, dove luci, strutture e dispositivi tecnici diventano parte integrante della narrazione artistica.

L’evento si sviluppa in tre atti: il primo, con Royal Divorce e Luca Gerry Conte, porta il pubblico a interagire con performance drammaturgiche e installazioni gastronomico-performative. L’Intermezzo, affidato a Rac Montoro, offre una riflessione collettiva su vulnerabilità e possibilità di guarigione attraverso la lecture-performance A Trouble at Night is Not Your Karmic Wound. Nel secondo atto, nel giardino del museo, Teodora Grano, Annamaria Ajmone con Fabio Quaranta e Sofia Naglieri esplorano corpo, memoria e affetto con performance che mescolano danza, parola e narrazione sensibile.

Avvenimento #3 conferma il ruolo della Collezione Peggy Guggenheim come punto di riferimento per la comunità veneziana, trasformando il museo in un luogo di scoperta e partecipazione alle arti contemporanee. L’ingresso è libero, ma è consigliata la prenotazione fino a esaurimento posti. L’evento è realizzato con il sostegno della Fondazione di Venezia.

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