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Crisi di settore
27.08.2025 - 16:40
Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Confcommercio Veneto
La stagione dei saldi in Veneto rischia di diventare un ricordo del passato. È l’allarme lanciato da Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Confcommercio Veneto: “Se si continua così, l’abolizione dei saldi non è più un’ipotesi lontana. Dopo il calo dell’anno scorso, con una contrazione dell’8% rispetto al 2023, anche quest’anno registriamo un andamento negativo, con sconti medi che si fermano tra il 3 e il 5%”.
Secondo Capitanio, a pesare sul risultato è innanzitutto la riduzione della spesa da parte delle famiglie, accompagnata a Venezia da un rallentamento negli acquisti dei turisti. Ma c’è anche un altro fattore: i “pre-saldi”, promozioni anticipate soprattutto via WhatsApp dalle grandi catene, hanno fatto sì che molti compratori abbiano già fatto i loro acquisti prima del 5 luglio.
“Da qualche anno i saldi non hanno più l’attrattiva di una volta”, spiega Capitanio. “Gli introiti che un tempo arrivavano al 35% oggi si fermano al 15%, e tendono a calare ulteriormente. Serve una riflessione seria”.
Il presidente di Federmoda sottolinea che la soluzione non può essere solo normativa: i negozi di vicinato devono puntare su qualità, originalità e rapporto con il cliente per restare competitivi e contribuire all’economia locale. Ma anche le amministrazioni locali hanno un ruolo, investendo nella valorizzazione delle vie e delle piazze e assicurando accessibilità e parcheggi. “Senza questi strumenti, qualsiasi iniziativa rischia di trasformarsi in un flop”, conclude Capitanio.
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