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Attualità
01.09.2025 - 10:41
Foto di repertorio
Dai sentieri silenziosi lungo il Canalbianco alle rive placide del Po, passando per i borghi sospesi nel tempo che costellano il territorio rodigino: “Borghi Fluviali”, ambizioso progetto di rilancio turistico del Polesine, è approdato sabato 30 agosto sul prestigioso red carpet della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, portando con sé una nuova visione di turismo sostenibile e culturale.
Nello spazio della Regione Veneto - Veneto Film Commission allestito all’interno dell’Hotel Excelsior, una folta delegazione guidata dal presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, dal sindaco di Fratta Polesine Giuseppe Tasso e dal vicesindaco Alessandro Baldo ha presentato pubblicamente l’iniziativa, frutto di una collaborazione tra 18 Comuni polesani con Fratta Polesine capofila e la Provincia come ente coordinatore.
Finanziato dal Ministero del Turismo con 786.137 euro su un budget complessivo di 883.000 euro, il progetto “Borghi Fluviali” punta a far conoscere un territorio ancora poco esplorato dal turismo di massa ma ricco di autenticità, biodiversità e cultura locale. Protagonisti, i borghi adagiati tra Adige, Po e Canalbianco, luoghi dove il tempo sembra rallentare e la natura si intreccia con la storia e le tradizioni contadine.
Il modello proposto è quello del turismo lento, che unisce la mobilità dolce – bici e barca – a esperienze culturali ed enogastronomiche di qualità. «L’acqua è il palcoscenico naturale del nostro progetto», è stato spiegato nel corso della presentazione, durante la quale sono stati proiettati due video inediti realizzati da Marco Samiolo e Arcadia Arte, capaci di restituire in immagini lo spirito e la bellezza di questi territori dimenticati.
L’appuntamento veneziano non è stato solo una vetrina d’eccellenza ma anche un importante momento di confronto tra enti, amministratori locali e partner di progetto. Tra questi, l’Ente Parco del Delta del Po, Assonautica Acque Interne, Fiab Amici della bici di Rovigo, l’Autorità Distrettuale del Bacino del Fiume Po e diverse realtà imprenditoriali e culturali locali, tra cui Corte Spinata di Valerio Bodo.
Il coinvolgimento della Mostra del Cinema, con la sua eco internazionale, ha fornito il trampolino ideale per lanciare il messaggio: il Polesine è pronto ad accogliere un turismo nuovo, consapevole, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Un turismo che non consuma, ma scopre.
I Comuni coinvolti – da Ariano nel Polesine a Stienta, passando per Loreo, Melara, Arquà Polesine, Crespino e Castelnovo Bariano – hanno scelto di fare squadra per costruire un brand territoriale condiviso. Coordinati da operatori specializzati come Aqua Lab, Studio Sigfrida srl, Terra Consulting srl e Arcadia Arte, stanno dando forma a una proposta turistica integrata che fa della lentezza un valore e dell’autenticità un asset competitivo.
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