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Conserve fatte in casa: sapori d’estate o pericolo invisibile?

Boom di autoproduzione in cucina, ma cresce l’allerta: il rischio botulino è reale

Conserve fatte in casa: sapori d’estate o pericolo invisibile?

Foto di repertorio

Con l’arrivo di settembre, nelle cucine italiane si rinnova una tradizione antica: fare scorta per l’inverno conservando pomodori, melanzane, peperoni, marmellate, sottoli e sottaceti. Una pratica che unisce genuinità e risparmio, ma che può trasformarsi in un grave rischio per la salute se non si rispettano precise regole igienico-sanitarie. Il più temibile? Il botulismo alimentare, una malattia rara ma potenzialmente letale.

Lo ricorda in questi giorni l’Ulss Veneto, che ha diffuso un vademecum dettagliato per aiutare i cittadini a prevenire contaminazioni nei prodotti fatti in casa. Un decalogo utile non solo per appassionati di cucina, ma per chiunque si avvicini al mondo dell’autoproduzione.

Conserve sott’olio: l’errore più diffuso

Il principale nemico di chi prepara conserve vegetali sott’olio è la mancata acidificazione. L’olio, infatti, crea un ambiente privo di ossigeno, perfetto per lo sviluppo del Clostridium botulinum, se il pH non viene abbassato correttamente con aceto o limone. Anche nelle conserve in salamoia, la quantità di sale gioca un ruolo cruciale: ad esempio, per le olive verdi servono almeno 100 grammi di sale per ogni litro d’acqua.

Le buone pratiche da seguire in cucina

Gli esperti dell’Ulss raccomandano alcune semplici ma fondamentali precauzioni:

  • Scegliere solo ingredienti sani: frutta e verdura senza ammaccature o muffe

  • Lavaggio accurato: con acqua potabile e bicarbonato, evitando l’acqua di pozzo non certificata

  • Igiene totale: mani pulite, utensili e superfici sanificati

  • Sterilizzare vasetti e coperchi: bollitura per almeno 30 minuti

  • Lasciare spazio nei barattoli per favorire il vuoto

  • Acidificare tutte le verdure con aceto o succo di limone

  • Ispezionare i contenitori prima del consumo: coperchi bombati, perdite o odori strani sono segnali d’allarme

Conserve e semi-conserve: non sono la stessa cosa

Un altro aspetto poco noto è la distinzione tra conserve e semi-conserve:

  • Le conserve (come passate e sottaceti) sono sterilizzate e si conservano a temperatura ambiente.

  • Le semi-conserve (zuppe pronte, surgelati, prodotti sottovuoto) non sono sterili, vanno tenute in frigo e consumate più velocemente.

Il rischio botulino: silenzioso, ma letale

Il botulismo è una grave forma di intossicazione alimentare causata da una neurotossina che può portare a paralisi respiratoria. Il pericolo maggiore? Non lascia tracce: la tossina non altera odore, sapore o colore dell’alimento, quindi non è rilevabile senza analisi.

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