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Il caso
01.09.2025 - 17:46
Foto di repertorio
Con l’arrivo di settembre, nelle cucine italiane si rinnova una tradizione antica: fare scorta per l’inverno conservando pomodori, melanzane, peperoni, marmellate, sottoli e sottaceti. Una pratica che unisce genuinità e risparmio, ma che può trasformarsi in un grave rischio per la salute se non si rispettano precise regole igienico-sanitarie. Il più temibile? Il botulismo alimentare, una malattia rara ma potenzialmente letale.
Lo ricorda in questi giorni l’Ulss Veneto, che ha diffuso un vademecum dettagliato per aiutare i cittadini a prevenire contaminazioni nei prodotti fatti in casa. Un decalogo utile non solo per appassionati di cucina, ma per chiunque si avvicini al mondo dell’autoproduzione.
Il principale nemico di chi prepara conserve vegetali sott’olio è la mancata acidificazione. L’olio, infatti, crea un ambiente privo di ossigeno, perfetto per lo sviluppo del Clostridium botulinum, se il pH non viene abbassato correttamente con aceto o limone. Anche nelle conserve in salamoia, la quantità di sale gioca un ruolo cruciale: ad esempio, per le olive verdi servono almeno 100 grammi di sale per ogni litro d’acqua.
Gli esperti dell’Ulss raccomandano alcune semplici ma fondamentali precauzioni:
Scegliere solo ingredienti sani: frutta e verdura senza ammaccature o muffe
Lavaggio accurato: con acqua potabile e bicarbonato, evitando l’acqua di pozzo non certificata
Igiene totale: mani pulite, utensili e superfici sanificati
Sterilizzare vasetti e coperchi: bollitura per almeno 30 minuti
Lasciare spazio nei barattoli per favorire il vuoto
Acidificare tutte le verdure con aceto o succo di limone
Ispezionare i contenitori prima del consumo: coperchi bombati, perdite o odori strani sono segnali d’allarme
Un altro aspetto poco noto è la distinzione tra conserve e semi-conserve:
Le conserve (come passate e sottaceti) sono sterilizzate e si conservano a temperatura ambiente.
Le semi-conserve (zuppe pronte, surgelati, prodotti sottovuoto) non sono sterili, vanno tenute in frigo e consumate più velocemente.
Il botulismo è una grave forma di intossicazione alimentare causata da una neurotossina che può portare a paralisi respiratoria. Il pericolo maggiore? Non lascia tracce: la tossina non altera odore, sapore o colore dell’alimento, quindi non è rilevabile senza analisi.
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