Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sanità

Padova pioniera nella neurochirurgia: primo impianto in Italia per curare l’epilessia resistente ai farmaci

Un giovane paziente trattato con successo grazie a uno stimolatore epicranico

Carenza di Medici di Base nella Bassa Veronese: L'Ulss 9 Scaligera Potenzia il Servizio Medico Distrettuale

Foto di repertorio

Un passo avanti storico nella cura dell’epilessia arriva dall’Ospedale di Padova, dove è stato eseguito il primo intervento in Italia di impianto di uno stimolatore epicranico su un paziente affetto da epilessia farmaco-resistente, una forma di malattia che non risponde ai trattamenti convenzionali e colpisce circa il 30% dei pazienti epilettici.

Il delicato intervento è stato realizzato da un’équipe multidisciplinare della UOC di Neurochirurgia Pediatrica e Funzionale, diretta dal prof. Luca Denaro, con l’esecuzione affidata al prof. Andrea Landi, responsabile della Neurochirurgia Stereotassica e Funzionale. Con lui, le dottoresse Valentina Baro e Giulia Furlanis, mentre il percorso clinico del paziente è stato seguito dal dott. Filippo Dainese della Clinica Neurologica, sotto la direzione del prof. Maurizio Corbetta.

Un sistema innovativo, già attivo in Europa

Il dispositivo impiantato è il sistema Easee, già in uso in Germania, Austria e Svizzera. Padova è il primo centro italiano scelto per avviare l’utilizzo clinico di questa tecnologia a livello nazionale.

Lo stimolatore epicranico funziona trasmettendo impulsi elettrici attraverso l’osso cranico, modulando così l’attività cerebrale anomala alla base delle crisi epilettiche. Questo tipo di neuromodulazione è indicato in tutti quei casi in cui la chirurgia classica per rimuovere il focolaio epilettogeno non è praticabile.

Un intervento poco invasivo e dai benefici rapidi

L’operazione prevede il posizionamento sottocutaneo di un tappetino di elettrodi fissato alla teca cranica, collegato a uno stimolatore impiantato nel torace. È minimamente invasiva, di breve durata, con rischi contenuti e una degenza post-operatoria di appena due giorni.

I primi risultati clinici si manifestano già dopo poche settimane, con una riduzione delle crisi superiore al 50%, offrendo una nuova speranza ai pazienti per cui finora non esistevano valide alternative terapeutiche.

Una nuova frontiera per la cura dell’epilessia

Questa innovazione rappresenta una vera svolta per pazienti, famiglie e personale medico. Soprattutto nei bambini, dove l’epilessia non controllata compromette lo sviluppo cognitivo e motorio, la possibilità di un trattamento meno invasivo e più efficace cambia radicalmente la qualità della vita.

L’Azienda Ospedaliera di Padova si conferma così centro di eccellenza in campo neurologico e neurochirurgico, aprendo la strada a una nuova era nella cura dell’epilessia in Italia.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione