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SuperJet a rischio chiusura, la consigliera Baldin critica la Giunta: «Il Veneto non può perdere un’eccellenza aeronautica»

Dopo la risposta del governo regionale sulla crisi dell’azienda di Tessèra, il M5S denuncia mancanza di iniziativa e avverte sul rischio fuga di cervelli nel settore delle tecnologie avanzate

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Cresce la preoccupazione in Consiglio regionale per il futuro di SuperJet International, l’azienda aeronautica di Tessèra che rischia di chiudere senza interventi immediati. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha espresso forte delusione dopo la risposta della Giunta regionale, per voce dell’assessora al Lavoro Valeria Mantovan, definita “insoddisfacente e poco concreta”.

«Le parole della Giunta non offrono speranze a lungo termine per il personale altamente qualificato», ha spiegato Baldin. La crisi di SuperJet, secondo la consigliera, è aggravata dal fatto che il prestito-ponte da 6 milioni di euro, necessario a coprire stipendi e mantenere l’attività per altri otto mesi, non è stato autorizzato dall’Agenzia del Demanio.

«I provvedimenti presi finora servono solo a tamponare l’immediato, ma non garantiscono un futuro al settore, che è strategico e di alta specializzazione», ha aggiunto Baldin. La Giunta, ha denunciato, si limita ad attendere una nuova richiesta di finanziamento e eventuali investitori, senza strategie concrete per salvare i posti di lavoro.

Sullo sfondo, l’instabilità internazionale legata al conflitto in Ucraina ha pesato sulle quote societarie congelate, mostrando come tensioni esterne possano ricadere sulle imprese locali e sulle famiglie venete. «Serve un impegno politico più forte del Veneto con il governo nazionale e con l’Unione Europea», ha sottolineato la consigliera.

Baldin ha lanciato l’allarme sulla fuga di giovani talenti: negli ultimi anni, oltre 35 mila professionisti hanno lasciato la regione, e la possibile chiusura di SuperJet rappresenterebbe un duro colpo per l’industria tecnologica veneta. «Se si perdono le aziende innovative, si perdono posti di lavoro, investimenti e l’indotto che genera ricchezza e stabilità», ha concluso.

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