Contro il Prosecco e la Valpolicella: Valdegamberi denuncia il paradosso delle importazioni di prodotti trattati con pesticidi vietati in Europa

Il consigliere regionale del Gruppo Misto critica chi mette sotto accusa i vini veneti, evidenziando come l’agricoltura locale, tra le più controllate al mondo, venga penalizzata mentre arrivano merci estere con standard di sicurezza inferiori

Adamo Chiesa

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

02.09.2025 - 14:50

Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Gruppo Misto

“È assurdo attaccare le nostre produzioni, come il Prosecco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene o la Valpolicella della provincia di Verona, mentre importiamo alimenti trattati con pesticidi vietati da anni in Europa. Un paradosso che mette a rischio la salute dei cittadini”. Così il consigliere regionale Stefano Valdegamberi del Gruppo Misto commenta le dichiarazioni del dottor Franco Berrino sui presunti rischi legati alla viticoltura veneta. Valdegamberi difende l’agricoltura locale, che definisce tra le più sicure e sostenibili al mondo, e attacca la politica europea che, secondo lui, penalizza i produttori italiani permettendo l’ingresso di merci extra-UE con controlli meno rigorosi. “Chi critica i nostri viticoltori senza dati concreti favorisce interessi stranieri e danneggia il Made in Italy”, aggiunge. Il consigliere invita a una maggiore coerenza nelle politiche ambientali e sanitarie: “O proteggiamo davvero la salute dei cittadini e l’ambiente, oppure smettiamo di raccontare che l’Italia può vivere di qualità, se poi non siamo in grado di tutelare ciò che produciamo nel nostro Paese”, conclude Valdegamberi.

Valdegamberi difende l’agricoltura locale, che definisce tra le più sicure e sostenibili al mondo, e attacca la politica europea che, secondo lui, penalizza i produttori italiani permettendo l’ingresso di merci extra-UE con controlli meno rigorosi. “Chi critica i nostri viticoltori senza dati concreti favorisce interessi stranieri e danneggia il Made in Italy”, aggiunge.

Il consigliere invita a una maggiore coerenza nelle politiche ambientali e sanitarie: “O proteggiamo davvero la salute dei cittadini e l’ambiente, oppure smettiamo di raccontare che l’Italia può vivere di qualità, se poi non siamo in grado di tutelare ciò che produciamo nel nostro Paese”, conclude Valdegamberi.