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Riso contaminato, Borchia (Lega): “Troppo importazioni pericolose, l’UE deve intervenire subito”

Allarme crescente per il riso importato da Asia e Paesi terzi, con livelli di pesticidi ben oltre i limiti europei

Riso contaminato, Borchia (Lega): “Troppo importazioni pericolose, l’UE deve intervenire subito”

Foto di repertorio

Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo e segretario provinciale a Verona, lancia l’allarme sulle importazioni di riso contaminato da pesticidi pericolosi che stanno entrando nel mercato europeo, compromettendo la sicurezza alimentare e mettendo a rischio salute e mercato agricolo.

I dati del Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF) indicano un aumento preoccupante delle segnalazioni relative a partite di riso con residui di pesticidi superiori ai limiti consentiti, soprattutto provenienti da India e Pakistan. Solo nei primi sei mesi del 2025, sono state registrate oltre 66 segnalazioni di contaminazioni, un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.

“È indispensabile – dichiara Borchia – rafforzare i controlli alle frontiere, aumentare la frequenza dei monitoraggi e prevedere sanzioni severe per chi non rispetta le regole. Non possiamo più permettere che prodotti non conformi minaccino la salute dei cittadini europei e penalizzino i nostri agricoltori.”

Oltre alla contaminazione, si evidenzia come la normativa europea sia molto più stringente rispetto a quella di molti paesi esportatori, creando una disparità di condizioni con prodotti meno sicuri che tuttavia competono nel mercato.

La presidente dell’Ente Nazionale Risi ha definito la situazione “intollerabile” e ribadito la necessità di una politica comunitaria più rigorosa e trasparente, che tuteli i consumatori e garantisca una competizione leale nel settore.

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