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Mario Mantovan: “Accordo Adriatic LNG da due milioni di euro, zero alla città di Porto Viro”

il sindaco Mantovan attacca l’assessora Valeria Mantovan, contesta la ripartizione e chiede un ristoro “a parte”, sullo sfondo la disputa sull’IMU del terminal con Porto Tolle.

Il terminal gasiero di Porto Viro

Il terminal gasiero di Porto Viro

Chiuso l’accordo tra Regione Veneto e Adriatic LNG, società che opera sul terminal gasiero al largo di Porto Viro: due milioni di euro in sei anni a favore del territorio polesano.

La notizia è piombata nell’agone politico portovirese, a poca distanza da quella riguardante l’imposta immobiliare del terminal stesso, circa 40 mila euro annui, che ha innescato una guerra fredda di confini tra Porto Viro, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, e Porto Tolle a cui il TAR ha dato ragione con una prima sentenza.

Mario Mantovan, primo cittadino portovirese è così intervenuto: “I due milioni di euro saranno così ripartiti: 1.000.000 alla Regione Veneto tramite la società Veneto Agricoltura, 500.000 alla Provincia di Rovigo, 500.000 al Parco del Delta del Po. Ebbene alla città di Porto Viro - sede operativa dell’azienda Adriatic LNG e, secondo noi, sede ospitante la piattaforma offshore al largo di Porto Levante nonché depositaria di tutte le autorizzazioni e concessioni - verranno affidati zero euro”.

Mantovan si dice poi stupito nell’apprendere le dichiarazioni dell’assessore regionale Valeria Mantovan, che accusa l’attuale amministrazione comunale di non aver preso parte ai tavoli formativi riguardanti l’accordo.

“Ricordo all’assessore che questa maggioranza è in carica da appena due mesi – spiega Mantovan - Gli incontri con la Regione si sono svolti prima del 26 maggio, interamente durante la precedente amministrazione in cui Valeria Mantovan era sindaco. Se qualcuno non ha partecipato alle trattative, non ci ha tutelati, non ha fatto gli interessi della nostra città, dunque, sono stati lei e la sua squadra. Il risultato di quelle scelte è sotto gli occhi di tutti: Porto Viro riceverà solo briciole da un’intesa che prevede due milioni di euro in sei anni”.

Un accordo per il primo cittadino politicamente inaccettabile: “Come sindaco rinnego questa intesa e chiedo con forza più peso per la nostra città: un riconoscimento concreto, proporzionato ed ‘a parte’, come è avvenuto per Cavarzere. Questa è la prova che la filiera tanto citata non ci ha portati da nessuna parte. Chiedo quindi meno autoelogi e selfie sui social ma maggiore impegno e difesa degli interessi dei cittadini portoviresi. Noi siamo qui, giorno dopo giorno, con impegno, amore e passione per la nostra città. Senza false dichiarazioni o promesse non mantenute, noi faremo di tutto per difendere e tutelare gli interessi di Porto Viro”.

Fabio Pregnolato

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