Scopri tutti gli eventi
La panchina della Speranza
04.09.2025 - 09:50
Le immagini dell'evento
Un gesto semplice, ma carico di significato: una panchina colorata di arancione dai bambini del Grest locale è diventata simbolo tangibile di attenzione verso chi vive la difficile realtà della demenza. È stata inaugurata ieri, nel parco della Casa Soggiorno Divina Provvidenza, alla presenza del sindaco Fiorenzo Fantinel e dell’assessore Giada Pavan, la “Panchina della Speranza”.
L’iniziativa nasce come atto conclusivo di un percorso educativo e formativo iniziato lo scorso marzo, articolato in 13 incontri gratuiti rivolti a giovani e adulti, promosso con la collaborazione dei Comuni di Mareno di Piave e Vazzola e dell’associazione Sente-Mente, da anni impegnata nel supporto ai familiari di persone affette da Alzheimer e altre forme di demenza.
La scelta di inaugurare la panchina proprio a settembre non è casuale: il mese è infatti dedicato a livello mondiale alla sensibilizzazione sull’Alzheimer, attraverso il World Alzheimer’s Month, e richiama l’urgenza di una maggiore consapevolezza pubblica su un tema ancora spesso avvolto da silenzi e tabù.
“Questa panchina non è solo un arredo urbano, ma un invito a riflettere, a fermarsi, ad ascoltare”, ha dichiarato l’assessore Giada Pavan, con deleghe al Benessere e all’Educazione.
“Il fatto che siano stati proprio i bambini a dipingerla ci ricorda quanto sia importante educare fin da piccoli alla solidarietà e al rispetto. Ringrazio la cooperativa La Bussola, Sente-Mente e i Comuni coinvolti per aver costruito insieme questo progetto di grande valore umano e sociale”.
La “Panchina della Speranza” vuole diventare un punto di riferimento visibile e permanente all’interno della comunità: un simbolo che unisce generazioni e istituzioni nel promuovere una cultura più inclusiva e consapevole, capace di accogliere e supportare chi vive, direttamente o indirettamente, il peso della demenza.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516