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Bombe d’acqua ad Albignasego: danni e paura

Allagamenti ad Albignasego: pioggia eccezionale e cittadini in cerca di risarcimenti; sindaco attiva la macchina dell'emergenza e annuncia 6 milioni per lo scolo Carpanedo-Sabbioni

Bombe d’acqua ad Albignasego: danni e paura

Non si fermano le polemiche sulla ricerca delle responsabilità per gli allagamenti di fine agosto. “C’è un problema oggettivo”, evidenziano i cittadini. “Fenomeno diffuso ovunque”, ribatte l’amministrazione che ha chiesto lo stato d’emergenza

“Ormai ogni volta che piove si vive con l’angoscia. Capisco che purtroppo succede in molti luoghi ormai, ma qui oggettivamente c’è un problema che qualcuno deve analizzare e cercare di risolvere”. Post come questo hanno intasato i social a fine agosto, nei giorni in cui sono piovute bombe d’acqua che hanno allagato alcune zone di Albignasego. Danni, disagi e paura hanno segnato numerosi cittadini che si chiedono ora cosa fare, sia per ottenere eventuali risarcimenti, sia per capire se in futuro potrà accadere di nuovo.

Immediata la replica dell’amministrazione che in un lungo comunicato del sindaco Filippo Giacinti ha spiegato l’accaduto: “Si sta per concludere una giornata molto difficile per la nostra città, colpita da un temporale di straordinaria intensità che ha scaricato un quantitativo d’acqua eccezionale, quasi 100 mm, che ha allagato diverse parti della nostra provincia e pure di Albignasego. Abbiamo dalle prime ore del mattino affrontato la situazione attivando la Centrale Operativa Comunale presso la sede della Protezione Civile, in stretto contatto con la Prefettura che ha coordinato le operazioni sul territorio provinciale. Nel corso della giornata hanno lavorato 28 volontari tra Protezione Civile e Croce Rossa, 10 Vigili del Fuoco, diverse pattuglie della Polizia Locale, 8 operatori comunali con il supporto di assessori e consiglieri comunali, che hanno preparato e distribuito 400 sacchi di sabbia ed effettuato 56 interventi in aiuto delle situazioni più critiche segnalate attraverso un apposito numero istituito per l’emergenza”.

Fin qui la cronaca degli eventi. Ma il futuro? Giacinti risponde: “Ho già chiesto alla Regione la dichiarazione dello Stato di Emergenza che il presidente Zaia ha deliberato e stiamo già cercando di reperire delle risorse che vogliamo mettere dalla settimana prossima a disposizione dei cittadini che hanno subito dei danni. Per questo chiedo a chi ne ha subiti di documentarli, per quanto possibile, con foto e già da domani nelle vie interessate verranno distribuite le apposite comunicazioni”.

In attesa quindi di risarcimenti che si spera arrivino, non si placano le polemiche alle quali il sindaco ribatte: “Questo evento ha colpito diverse aree della Regione, sia urbanizzate che agricole. Comprendo lo sconforto (e pure l’arrabbiatura) delle persone colpite e che ho avuto modo di incontrare nelle ultime ore, ma mi amareggia non poco il tentativo di alcuni, per fortuna pochi, di speculare alla ricerca di colpe che forse avrebbero una qualche fondatezza se il fenomeno si fosse verificato solo in un determinato comune. Questi fenomeni meteorologici sono ormai sempre più frequenti e, dopo più di vent’anni che se ne parla, sono orgoglioso che finalmente siano partiti i lavori dello Scolo Carpanedo-Sabbioni, la più importante opera di sicurezza idraulica, dell’importo di 6 milioni di euro, che sarà terminata entro la prossima primavera e che sono fiducioso salverà dagli allagamenti proprio le zone maggiormente colpite in queste ore. Nel frattempo, continueremo ad investire risorse per la pulizia dei fossi e delle caditoie, aumentando i controlli sui fossi privati e sul dovere di manutenzione degli stessi da parte dei proprietari” conclude Giacinti.

Andrea Benato

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