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05.09.2025 - 09:02
Foto di repertorio
Riparte a settembre “Il Mito di Ercole, Rinascimento e Rinascite”, la raffinata rassegna culturale giunta alla quinta edizione, ideata e curata dall’architetto Paola Cattaneo. Un appuntamento ormai atteso, che dal 2020 anima alcuni dei più suggestivi — e spesso dimenticati — spazi rinascimentali di Padova e provincia: cortili, giardini e chiostri trasformati in salotti culturali a cielo aperto.
Quest’anno, il tema portante è quanto mai attuale e provocatorio: “L’anomalia è/è la norma”, ispirato all’omonima mostra scientifica recentemente ospitata al MUSME – Museo di Storia della Medicina di Padova.
La rassegna prenderà il via sabato 6 settembre alle ore 17, nella storica sede del Gabinetto di Lettura, con una lezione-concerto del pianista e musicologo Giovanni Bietti, volto noto di Rai Radio 3 e divulgatore di rara efficacia. A seguire, tre appuntamenti dedicati ad alimentazione, cura e geografia, che vedranno protagonisti studiosi, giornalisti, scienziati e religiosi in dialogo sul significato contemporaneo del concetto di "anomalia".
Nata come risposta culturale al lockdown pandemico, la rassegna ha sempre avuto l’ambizione di riaccendere l’attenzione sul patrimonio architettonico e umanistico della città, celebrando lo spirito del Rinascimento attraverso esperienze immersive tra musica e parola. Luoghi come il cortile di Palazzo Mantua Benavides, la Loggia e Odeo Cornaro, il chiostro del Noviziato al Santo o il giardino di Villa Roberti a Brugine sono stati — e continueranno a essere — cornici ideali per queste “dotte conversazioni” che uniscono rigore accademico, suggestione artistica e apertura al pubblico.
L’immagine di Ercole, figura mitica che simboleggia le fatiche dell’uomo rinascimentale nello studio e nella conoscenza, diventa così un filo conduttore iconografico e concettuale: rappresentato in statue, affreschi e bronzetti nei palazzi padovani, Ercole incarna l’ideale dell’uomo che si forma attraverso il sacrificio culturale.
La scelta del titolo “L’anomalia è/è la norma” non è casuale. Come ha fatto la mostra al MUSME, anche la rassegna intende declinare il concetto in chiave multidisciplinare: dalla musica alla geografia, dall’alimentazione alla medicina. Non a caso, Padova fu centro della rivoluzione scientifica rinascimentale, con figure come Vesalio, Falloppio e Fabrici d’Acquapendente che proprio qui posero le basi della moderna anatomia. Ma fu anche la città dell’umanesimo compassionevole, che portò alla nascita dell’Ospedale di San Francesco Grande: un modello precoce di accoglienza e cura, oggi sede del MUSME.
Il programma completo della rassegna prevede quattro incontri. Sabato 6 settembre alle 17, Giovanni Bietti aprirà il ciclo con “L’anomalia è/è norma nella musica” attraverso una lezione-concerto per pianoforte solo. Sabato 13 settembre, sempre alle 17, sarà la volta di “L’anomalia è/è norma nell’alimentazione”, con Danilo Gasparini, Silvano Rodato e Luigi Biasetto. Il 20 settembre toccherà al tema della cura, con l’incontro tra Don Dante Carraro e Germano Bertin. La rassegna si concluderà sabato 27 settembre con “L’anomalia è/è norma nella geografia”, dialogo tra Mauro Varotto e Francesco Jori.
L’ingresso è libero, con offerta responsabile a favore di CUAMM – Medici con l’Africa. Un modo per sostenere non solo la cultura, ma anche la solidarietà.
Come suggerisce la curatrice Paola Cattaneo, “in un mondo che tende a normare tutto, l’anomalia può diventare il motore del pensiero, dell’arte, della scienza”. In questo senso, la rassegna non è solo un omaggio al passato rinascimentale, ma una lente con cui guardare al presente. Ercole, oggi, non è solo un eroe della classicità: è simbolo di ogni fatica tesa alla rinascita della coscienza e della cultura.
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