Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sport e inclusione

Il tennis che unisce: in Polesine parte il progetto "Tennis per tutti"

Sport e inclusione nelle scuole: ragazzi normodotati e con disabilità in campo insieme per abbattere ogni barriera

Il tennis che unisce: in Polesine parte il progetto "Tennis per tutti"

Foto di repertorio

Lo sport torna a essere strumento di inclusione, e lo fa in modo concreto con "Tennis per tutti", un nuovo progetto nato dalla collaborazione tra la Badia Tennis Academy (BTA), la Provincia di Rovigo, la Consigliera di Parità e diversi enti del territorio. L’obiettivo è tanto semplice quanto rivoluzionario: portare il tennis in carrozzina nelle scuole della provincia, per far giocare insieme ragazzi normodotati e diversamente abili.

Un'iniziativa che va ben oltre lo sport, diventando occasione educativa e culturale. Già attivo da settembre, il progetto si rivolge a tutti gli istituti scolastici del Polesine, proponendo lezioni dimostrative gratuite con l’istruttore federale Stefano Venturoli, pronto a portare in ogni plesso scolastico la bellezza di uno sport che non lascia indietro nessuno.

“Crediamo fermamente che lo sport debba essere un ponte tra le diversità – spiega il presidente della Provincia Enrico Ferrarese – e la scuola è il luogo ideale per coltivare il rispetto e l’inclusione. Sostenere questo progetto significa costruire una comunità più consapevole, accogliente e solidale”.

Il wheelchair tennis – ovvero il tennis in carrozzina, praticato da atleti con disabilità motorie agli arti inferiori – è al centro del percorso, che si struttura in due fasi. La prima prevede momenti dimostrativi nelle scuole per spiegare regole e meccanismi del gioco; la seconda è dedicata a chi vorrà proseguire l’attività presso i campi della BTA.

“Questa iniziativa favorisce l’integrazione e contribuisce a superare ogni forma di pregiudizio – sottolinea la Consigliera di Parità Loredana Rosato – creando un ambiente di confronto e crescita reciproca, dove tutti possano sentirsi parte attiva e rispettata”.

A rendere possibile il progetto è stato un lavoro di rete che ha coinvolto non solo gli enti pubblici, ma anche aziende private come LAB 3.11, che ha messo a disposizione le carrozzine sportive in comodato d’uso gratuito, in varie misure per adattarsi agli studenti. Il progetto gode inoltre del sostegno della Regione del Veneto, del Comune di Rovigo e dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

“Tutto è partito con l’assegnazione del tennis inclusivo all’istruttore Venturoli – spiega il presidente della Badia Tennis Academy Sergio Bergo – poi abbiamo pensato di estendere la proposta a tutte le scuole, partendo dai territori più vicini a noi, come l’Altopolesine. La risposta degli istituti è stata subito molto positiva”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione