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Montegrotto Terme apre i cantieri per il teleriscaldamento con acque termali reflue

Un’opera da 5,5 milioni cambierà il volto energetico della città: da metà 2026 scuole, municipio e altri edifici pubblici saranno alimentati dal calore delle sorgenti termali

Le acque termali di Montegrotto

Le acque termali di Montegrotto

Partono la prossima settimana a Montegrotto Terme i lavori per la nuova rete di teleriscaldamento che sfrutterà le acque di scarto degli stabilimenti termali. Un progetto da 5,5 milioni di euro, finanziato in gran parte con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in parte con risorse comunali, che punta a trasformare l’energia termale in calore a servizio della città.

Le imprese vincitrici dell’appalto, Zatti e MPM, hanno già avviato i preparativi nella zona centrale. Il cantiere, che dovrebbe chiudersi entro marzo 2026, prevede la posa di una rete lunga un chilometro e mezzo. Grazie a pompe di calore collocate in un edificio tecnico in via Liviana, l’acqua calda a 70 gradi verrà distribuita attraverso tubazioni sotterranee isolate.

In una prima fase, l’energia termica raggiungerà una dozzina di edifici pubblici considerati strategici: il municipio, l’ufficio tecnico, il micronido comunale, la scuola Vivaldi, il patronato, l’asilo Santa Maria Assunta e la sede Auser. Il sistema sarà supportato anche da impianti fotovoltaici per garantire l’autosufficienza energetica. In seguito, si valuterà l’estensione del servizio a condomini e abitazioni private.

«Siamo consapevoli dei disagi che un’opera di queste dimensioni porterà in centro – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Duilio Fasolato – ma abbiamo scelto di procedere con cantieri paralleli per ridurre i tempi». Anche il sindaco Riccardo Mortandello rassicura cittadini e commercianti: «Apriremo canali informativi dedicati per aggiornare tutti sull’andamento dei lavori».

Per l’assessore alla Transizione Green Luca Fanton, l’iniziativa segna un passaggio storico: «Stiamo trasformando la risorsa termale in un motore della transizione energetica, offrendo un modello che altri centri termali veneti potranno imitare».

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