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Venezia entra nel suo periodo più critico, l'assessore Pesce: "La sicurezza è una priorità"

Pesce_Agostini

Venezia inizia ad entrare nel suo periodo più critico dell'anno, in cui masse di visitatori si riversano nella città storica con rischi per la sicurezza di residenti e dei turisti stessi. Sulla situazione generale da questo punto di vista abbiamo fatto il punto con l'assessore alla sicurezza Elisabetta Pesce.

 

Secondo lei, è cambiata la percezione dei cittadini di Venezia riguardo alla sicurezza negli ultimi anni, anche alla luce degli accoltellamenti avvenuti alcuni mesi fa?

“La sicurezza è una priorità nazionale e l’impegno delle forze dell’ordine, con in prima linea la Polizia Locale, è costante e articolato. Fondamentale è il ruolo del sistema di videosorveglianza comunale, con oltre 800 telecamere attive e in espansione, che consente interventi tempestivi e il tracciamento efficace degli autori di reati. I responsabili dei più recenti episodi criminosi sono stati rapidamente identificati e consegnati alla giustizia. A ciò si aggiunge l’importante lavoro interforze”.

 

Contro i continui borseggi ai danni dei turisti, ritiene che dei presidi fissi della Polizia Locale in punti strategici possano essere una soluzione percorribile?

“Il tema dei borseggi, fenomeno diffuso in tutte le città ad alta vocazione turistica, resta una criticità. La normativa vigente, che spesso prevede l’archiviazione dei casi in assenza di querela, complica le attività repressive. Nonostante ciò, la Polizia Locale ha da tempo istituito un nucleo antiborseggio con agenti in borghese. Nei primi cinque mesi del 2025 sono state fermate 60 persone, mentre nel 2024 erano stati 105 i soggetti segnalati all’autorità giudiziaria. Actv ha attivato un servizio di vigilanza privata nei principali imbarcaderi. La stazione di Santa Lucia e Piazzale Roma sono già state identificate dal Prefetto come “zone rosse”.

 

Il programma Oculus Terraferma sta dando notevoli risultati. Quali saranno i prossimi step contro il degrado?

“Sul fronte del degrado urbano, il programma Oculus ha prodotto risultati concreti. Attivo sia in terraferma sia in altre zone del territorio, si basa sul Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana, che impone ai proprietari l’obbligo di mettere in sicurezza aree ed edifici abbandonati. Grazie al Servizio Sicurezza Urbana della Polizia Locale, numerosi siti sono stati bonificati e chiusi, riducendo rischi e insicurezza. Il lavoro proseguirà con attività di monitoraggio continuo e collaborazione interistituzionale per il recupero funzionale degli immobili”.

 

Parliamo di mala movida: quali sono i provvedimenti che state adottando a tutela della quiete pubblica?

“Per contrastare il disturbo alla quiete pubblica, è attiva un’ordinanza che regola gli orari di apertura dei locali: mescita entro le 1:30 e chiusura alle 2. Inoltre dalle 23:00 è obbligatoria la presenza di personale addetto al controllo dei plateatici, ed è vietata la diffusione di musica molesta. Il provvedimento prevede sanzioni, chiusure temporanee e, nei casi più gravi, la revoca della licenza”.

Riccardo Musacco

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