Scopri tutti gli eventi
Storie di vita
06.09.2025 - 11:00
La famiglia Grüblinger con il sindaco e una rappresentanza dell'hotel Sirenetta
Anche dalle esperienze più difficili possono nascere legami duraturi. È il caso della famiglia Grüblinger, arrivata a Jesolo nel 1990. Proprio quell’anno, mentre si godevano una giornata di vacanza in spiaggia, la loro figlioletta Lisa, all’epoca di soli due anni, si allontanò approfittando di un momento di distrazione dei genitori, perdendosi tra gli ombrelloni.
L’episodio avvenne nel giorno della Festa del Papà, particolarmente sentita in Austria, paese d’origine della famiglia, e generò momenti di panico comprensibili. La bambina fu ritrovata dopo due ore grazie all’intervento della Polizia, un evento che convinse i Grüblinger della sicurezza e dell’efficienza dei servizi della città. Da allora, non hanno mai smesso di tornare a Jesolo, arrivando a soggiornare anche più volte nella stessa estate.
In occasione dei 35 anni di fedeltà alla città e dei 33 trascorsi sempre all’hotel Sirenetta, situato vicino a piazza Aurora, il sindaco Christofer De Zotti e il presidente dell’Aja, Pierfrancesco Contarini, hanno consegnato alla famiglia una targa a testimonianza del ringraziamento di tutta la comunità. La consegna è stata accompagnata da un brindisi e da un momento conviviale organizzato dagli attuali gestori dell’hotel, la famiglia Calcagni, con un ricordo speciale per la compianta Maria Luisa Borin, per tutti “Marisa”, che per anni gestì la struttura contribuendo a consolidare il rapporto con i clienti.
Sindaco e presidente Aja hanno sottolineato il ruolo degli imprenditori della ricettività, che hanno permesso a Jesolo di diventare una città accogliente e ospitale, riconosciuta a livello internazionale per i suoi servizi di qualità. La famiglia Grüblinger, oggi composta da Lisa e Klaus, ha ringraziato commossa per l’affetto ricevuto, ricordando l’inizio della loro storia con Jesolo.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516