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Buttano giù il muro con la mazza e occupano un alloggio pubblico a Venezia: residenti esasperati

Mamma e due figlie occupano un alloggio pubblico al Villaggio dei fiori abbattendo un muro: residenti esasperati e enti locali bloccati dalle norme che impediscono lo sgombero

Case popolari: continuano i problemi

gli appartamenti del Villaggio dei Fiori

Con la mazza in mano hanno buttato giù il muro di mattoni che era stato tirato su per impedire l'accesso all'appartamento, occupandolo. Solo l'ultimo caso che riguarda una mamma di 35 anni, lavoratrice precaria, con le sue due bambine di 10 e 12 anni al complesso Sanremo del Villaggio dei fiori in un alloggio pubblico di proprietà del Comune di Venezia gestito da Insula.

Al Villaggio, le criticità si trascinano da anni e i residenti sono ormai quasi arrivati all'esasperazione per la difficile convivenza con le famiglie che abitano in modo abusivo negli alloggi, tutti al piano terra.

Per l'ultimo caso, gli agenti del Nucleo delle Politiche della residenza hanno formalizzato all'occupante il verbale di occupazione. L'appartamento violato era però vuoto e, nonostante la nuova normativa in termini di abusivi sia più stringente, non c'è la possibilità per le forze dell'ordine di sgomberarlo. Insula per Venezia, e il Comune di Spinea non negano la situazione di disagio e difficoltà.

"Una occupazione illegale rimane sempre una occupazione illegale - dice il presidente di Insula Fabio Raschillà - e noi siamo tenuti a seguire tutte le procedure previste. Questi atti illegali sempre più spesso stanno prendendo di mira le abitazioni pubbliche. Solo nell'ultima settimana abbiamo rilevato tre tentativi di intrusione, per fortuna andati a vuoto, su tre diversi appartamenti che stiamo ristrutturando per poi poter assegnare. Davanti all'ennesimo tentativo di occupazione forzata, questa volta andato a segno, l'occupazione è stata immediatamente segnalata alla proprietà, il Comune di Venezia, che ora deciderà quali percorsi sia più opportuno intraprendere. Quello che ci preoccupa è che la questione occupazioni sembra sia gestita più con il profilo simile ad un'organizzazione o un gruppo che ben conosce il luogo e si occupa anche di abbattere i muri in mattoni e far entrare gli occupanti, che legata al singolo caso disperato o da servizi sociali".
"Purtroppo non è possibile applicare il nuovo Decreto Sicurezza per lo sgombero immediato poiché non può essere applicato agli immobili pubblici - specifica il vicesindaco di Spinea Emanuele Ditadi - Sottolineo inoltre che il nuovo Decreto si applica solo nel caso di occupazione abusiva dell'unica abitazione del proprietario. Ci troviamo, come enti locali, ancora una volta con le mani legate e senza la possibilità di poter dare una risposta efficace, ma cercheremo di fare il possibile perchè situazioni simili non si ripetano. Abbiamo delle graduatorie per la residenza che devono essere rispettate senza scorciatoie, e molti sono in attesa dell'appartamento".
Massimo Tonizzo
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