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Scontro politico
08.09.2025 - 15:40
Vanessa Camani e Luca Zaia
Dopo giorni di incertezza, la Giunta regionale del Veneto ha deciso di portare in commissione la proposta di esercizio provvisorio sul bilancio 2026. Una scelta che arriva a ridosso della fine della legislatura e che ha già acceso il dibattito politico a Palazzo Ferro Fini.
«Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta la capogruppo del Partito Democratico, Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da tempo, per evitare che il Veneto rimanesse bloccato nei primi mesi della nuova legislatura. Certo, restano le criticità legate al voto fissato a fine novembre e a una gestione del bilancio ridotta e limitata per troppo tempo».
Camani non risparmia critiche all’esecutivo guidato da Luca Zaia: «Solo due giorni fa l’assessore al bilancio aveva dichiarato di non sapere nulla della questione. Una prova evidente di come la Regione sia gestita in maniera personale e poco trasparente».
Secondo il Centro Sinistra, il provvedimento, che dovrebbe approdare mercoledì in commissione, è la diretta conseguenza della decisione di rinviare le elezioni regionali all’autunno. Proprio per questo, il PD chiede a gran voce che sia il governatore a spiegare la scelta in Aula. «È lui che ha scelto la data del voto e che ha proposto questo passaggio – aggiunge Camani –. È quindi suo dovere assumersene la responsabilità politica davanti al Consiglio».
Secondo i dati diffusi dal Partito Democratico, in questa legislatura l’assemblea si è riunita circa 180 volte, ma il presidente Zaia avrebbe presenziato solo in una dozzina di occasioni. «Non potrà mancare – conclude Camani – all’ultima seduta, quella che dovrà deliberare su un atto così rilevante per il futuro della Regione».
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