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Arte veneziana
14.09.2025 - 08:00
La locandina della mostra
La Venezia del Seicento torna protagonista con una mostra tutta dedicata a Pietro Bellotti. Dal 19 settembre 2025 al 18 gennaio 2026, le Gallerie dell’Accademia ospiteranno “Stupore, realtà, enigma. Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia”, un viaggio tra opere che mescolano fantasia, mistero e attenta osservazione della realtà.
Curata da Francesco Ceretti, Michele Nicolaci e Filippo Piazza, l’esposizione ripercorre la carriera veneziana del pittore bresciano, tra soggetti enigmatici, ritratti eccentrici e scene di vita quotidiana che anticipano la “pittura di realtà” dei decenni successivi. Tra le opere di spicco ci sono l’“Autoritratto come allegoria dello Stupore”, che mostra Bellotti in una originale veste da protagonista della scena artistica, e i “Popolani all’aperto”, che rappresentano un ponte tra la pittura veneziana e la produzione milanese di Giacomo Ceruti.
“È la prima grande mostra dedicata alla pittura del Seicento veneziano dopo la rassegna del 1959 – sottolinea Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia –. Non è solo un lavoro di ricerca, ma anche un’occasione per valorizzare le nostre collezioni e far scoprire nuove prospettive sul Seicento veneto”.
La mostra sarà arricchita da prestiti eccezionali da musei di tutto il mondo, tra cui il Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Staatsgalerie di Stoccarda, gli Uffizi di Firenze e il Castello Sforzesco di Milano. Grazie a questi confronti sarà possibile vedere come Bellotti dialogasse con grandi artisti del suo tempo, da Ribera a Giordano, e con un gruppo di pittori veneziani che reinterpretavano le invenzioni barocche in chiave locale.
Un’occasione imperdibile per scoprire una Venezia meno conosciuta, tra enigmi pittorici e scene di vita reale, che racconta un Seicento vivido e sorprendente proprio nel cuore della città lagunare.
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