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Sanità locale

Inaugurato il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore

La nuova realtà sanitaria conta 225 posti letto: progettata per coniugare efficienza energetica, comfort e innovazione

Il governatore Zaia e l'assessore Lanzarin al taglio del nastro

Il governatore Zaia e l'assessore Lanzarin al taglio del nastro

Una giornata storica per la sanità vicentina: è stato inaugurato questa mattina il primo stralcio del nuovo ospedale che servirà il territorio dell’Alto Vicentino, alla presenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. L’opera, frutto di un investimento complessivo di 135 milioni di euro, è pensata per offrire standard moderni e spazi confortevoli per pazienti e visitatori.

La struttura, articolata in due emicicli collegati da una piastra centrale, comprende anche un polo logistico e uno tecnologico. Il primo stralcio inaugurato riguarda tre semipiani dell’Emiciclo Nord, mentre il completamento dell’intera opera è previsto entro il 2027.

Con 225 posti letto ordinari – tra camere singole e doppie – e posti aggiuntivi per l’Osservazione Breve Intensiva, la dialisi e la pediatria, l’ospedale punta a combinare efficienza e benessere. Stanze luminose grazie alla luce naturale, connessione Internet, TV via cavo e impianti di riscaldamento e raffrescamento di ultima generazione sono solo alcune delle dotazioni pensate per il comfort dei degenti.

«L’inaugurazione segna un momento importante per l’ULSS 8 Berica – commenta Patrizia Simionato, Direttore Generale –. Questo primo passo conferma l’impegno della Regione Veneto a investire in strutture innovative e a sviluppare la rete territoriale, come dimostra anche la prossima Casa della Comunità accanto all’ospedale, per accompagnare i pazienti dal territorio alla cura ospedaliera».

Nei prossimi giorni inizieranno i collaudi del primo stralcio, mentre proseguono i lavori per il secondo. Entro fine anno, i primi pazienti potranno accedere al nuovo Centro Dialisi, agli ambulatori della Breast Unit e a quelli specialistici di Cardiologia e Neurologia. Il trasferimento di alcune attività dal vecchio ospedale permetterà anche di completare la Casa della Comunità di Montecchio Maggiore, rafforzando l’assistenza territoriale e ospedaliera nella zona.

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