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Mobilità sostenibile

Il Movimento 5 Stelle attacca la nuova autostrada del mare: “Troppo costosa e poco utile per il Veneto

Da Venezia a Treviso, il M5S raccoglie firme e propone alternative più sostenibili, puntando sul trasporto su rotaia e sul potenziamento delle strade locali

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Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale

Stop alla cosiddetta “Via del mare”. È il messaggio che il Movimento 5 Stelle ha voluto lanciare oggi da Palazzo Ferro Fini, dove la capogruppo Erika Baldin ha presentato una petizione popolare contro la nuova autostrada del mare. “Il progetto è impattante per le casse pubbliche, aumenterebbe l’inquinamento e non risolverebbe davvero il problema del traffico – ha spiegato Baldin – Serve invece puntare su una mobilità diversa, più sostenibile, che colleghi le località balneari del Veneto senza pesare sull’ambiente e sui cittadini”.

La petizione ha già raccolto circa duemila firme tra cartaceo e online. “Sono molti i cittadini contrari a un’ulteriore colata di cemento sul nostro territorio – ha aggiunto Baldin – Prima di pensare a grandi opere, bisogna completare e migliorare la viabilità locale. Solo dopo si potranno valutare alternative meno invasive. E ricordiamo che abbiamo proposto di rendere obbligatorio per il Consiglio regionale discutere tutte le petizioni presentate dai cittadini”.

Fabio Rossignoli, del gruppo territoriale del Veneto Orientale, ha sottolineato che “non diciamo no a prescindere. Chiediamo solo che le strade locali siano realizzate e messe in funzione: solo così capiremo se la nuova autostrada sia davvero necessaria. Attualmente, infatti, essa passerebbe in gran parte su terreni già pubblici, tagliando campi coltivati e rischiando di isolare alcune attività commerciali”.

Anche Treviso si mobilita: Valentina Manente ha evidenziato i rischi per i piccoli centri lungo il percorso, con traffico pesante, incidenti e danni ambientali. “L’attuale collegamento Treviso-Mare è stato pagato dai cittadini – ha ricordato – perché dovremmo accollarci un’altra tassa? La priorità resta investire sul trasporto ferroviario e rendere più efficiente il trasporto pubblico locale, con una vera visione a lungo termine”.

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