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Zucchero a dazio zero dal Sudamerica: scatta l’allarme per l’agricoltura veneta

La denuncia della consigliera Cavinato (Lega – LV): “Con l’accordo UE-Mercosur, a rischio lo zuccherificio di Pontelongo e la salute dei consumatori”

Zucchero a dazio zero dal Sudamerica: scatta l’allarme per l’agricoltura veneta

Foto di repertorio

L’ennesimo accordo commerciale firmato a Bruxelles riaccende le tensioni tra agricoltori italiani e Unione Europea. È la consigliera regionale Elisa Cavinato (Lega – Liga Veneta) a lanciare l’allarme: “Con l’introduzione di 180.000 tonnellate di zucchero sudamericano a dazio zero, l’UE sta mettendo in ginocchio un intero comparto produttivo e minaccia seriamente la sopravvivenza dello zuccherificio di Pontelongo, nel padovano”.

Il riferimento è all’intesa siglata tra Unione Europea e Paesi del Mercosur – ovvero Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay – che apre le porte del mercato europeo a un’ingente quantità di zucchero importato senza dazi doganali.

Cavinato non usa mezzi termini: “Questo è l’ennesimo schiaffo ai nostri agricoltori. L’Europa sembra aver dimenticato la sua missione originaria: tutelare le economie degli Stati membri. Così facendo, al danno economico si somma il rischio sanitario, visto che gli standard produttivi italiani – rigidissimi in termini di qualità, sicurezza e igiene – spesso non trovano riscontro nei prodotti importati”.

Anche Coprob Italia Zuccheri, unico produttore cooperativo nazionale di zucchero da barbabietola, ha espresso forte preoccupazione per l’accordo, temendo ripercussioni drammatiche sul settore e sull’indotto agricolo.

La consigliera chiede un intervento immediato: “Serve un cambio di rotta, servono regole che rispettino chi produce in Italia e garantiscano trasparenza ai consumatori. Difendere la filiera agricola significa difendere lavoro, territorio e salute pubblica”.

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