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Il Veneto rafforza i Centri antiviolenza e le Case rifugio con nuove regole e un piano triennale

La Regione proroga i requisiti minimi delle strutture esistenti e approva il Piano strategico 2025-2027 per garantire protezione, sostegno e percorsi di autonomia alle donne vittime di violenza

lanzarin

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto

Una nuova spinta contro la violenza sulle donne arriva dal Veneto. La Regione ha annunciato oggi il proseguimento del sostegno ai Centri antiviolenza e alle Case rifugio, grazie alla proroga dei requisiti minimi per un anno e all’approvazione del Piano strategico nazionale triennale 2025-2027.

L’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di questa giornata: “Il Veneto continua a essere in prima linea nella lotta contro la violenza di genere. Grazie a questa proroga, tutte le strutture presenti sul territorio mantengono il loro ruolo di presidio sicuro, offrendo accoglienza, ascolto e protezione alle donne e ai loro figli”.

Il nuovo Piano strategico si colloca in continuità con quello precedente 2021-2023 e prevede quattro linee di intervento principali: prevenzione, protezione e sostegno, perseguire e punire, assistenza e promozione. L’obiettivo è garantire non solo protezione immediata, ma anche percorsi di autonomia e rinascita per le vittime.

“Il nostro impegno – ha aggiunto Lanzarin – è che ogni donna in Veneto possa contare su un sistema capillare, stabile e affidabile. La proroga e il nuovo Piano rafforzano i servizi esistenti e aprono la strada a una futura Intesa definitiva con requisiti aggiornati, già valutati dalla Commissione interregionale per le politiche sociali”.

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