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L'intervista a Buongiorno Veneto

Venezia, la vertenza Speedline: Masiero racconta la lotta per salvare l’industria locale

Il segretario generale della FICSL di Venezia analizza la complessa vicenda

foto di matteo masiero fim cisl venezia

Matteo Masiero, Segretario Generale della Fim Cisl di Venezia

La Speedline, una delle aziende venete più prestigiose nel settore della produzione di cerchioni in lega per le grandi case automobilistiche internazionali, è stata al centro di una vertenza sindacale che ha coinvolto duramente la provincia di Venezia. Situata tra le province di Venezia e Padova, questa realtà industriale ha visto il proprio destino messo in discussione dalla crisi dell’automotive e da un complicato processo di ristrutturazione che ha coinvolto oltre 600 posti di lavoro, portando il rischio di una chiusura definitiva. Ne abbiamo parlato con Matteo Masiero, segretario generale della FICSL di Venezia, che ha raccontato a Buongiorno Veneto i passaggi cruciali di una vicenda complessa e che oggi sembra finalmente avviata verso una risoluzione.

Una vertenza lunga e difficile

"Nel novembre del 2021 abbiamo iniziato a lottare per salvare un'azienda che sembrava destinata a chiudere i battenti", spiega Masiero. L'iniziale preoccupazione riguardava ben 600 posti di lavoro, ma, con il passare del tempo, il numero si è ridotto a circa 240, mettendo in crisi molte realtà familiari. L'azienda, leader mondiale nel settore dei cerchioni in lega e pioniera della tecnologia flow forming, ha attraversato numerosi inciampi, tra cui l’ingresso di un fondo fantasma e le difficoltà con il gruppo svizzero Ronal, il suo principale azionista.

La salvezza arriva con un accordo straordinario

L'accordo siglato qualche giorno fa tra i commissari straordinari e il gruppo svizzero, con il supporto delle istituzioni locali e del Ministero, ha dato nuova linfa alla Speedline. Masiero sottolinea che grazie a questa intesa, l'azienda ha finalmente riottenuto la proprietà degli immobili e delle tecnologie che erano state sottratte, rafforzando così la sua struttura e ridando fiducia ai lavoratori. “Oggi possiamo dire che la fase più critica è finita, ma non siamo fuori da tutti i problemi", commenta il sindacalista.

"Se la vertenza è stata lunga e difficile, il risultato finale dimostra come il lavoro delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, insieme alla determinazione dei lavoratori, abbia permesso di salvaguardare un'industria che rappresenta il cuore del nostro territorio", aggiunge Masiero.

Un futuro nel segno della qualità e del territorio

Nel corso di questi anni, la Speedline ha dovuto adattarsi a un mercato in profonda trasformazione. Se un tempo la produzione era indirizzata a grandi serie per marchi come Audi e Volkswagen, oggi l’azienda si concentra su brand premium come Lamborghini, Porsche e Maserati. Questo cambiamento ha richiesto una produzione più contenuta, ma anche più esclusiva, in grado di garantire una qualità superiore. “La vera forza della Speedline risiede nelle sue competenze, nella qualità dei suoi prodotti e nella storicità del suo marchio. Tutti questi fattori, uniti al supporto del territorio, rappresentano un ottimo punto di partenza per chi volesse investire nella sua rinascita", afferma Masiero.

L’impatto sul territorio e l’indotto

Oltre ai 240 dipendenti diretti, la crisi ha avuto effetti devastanti su tutto l'indotto, che coinvolgeva circa 600 famiglie. "La perdita di Speedline avrebbe avuto un impatto devastante sull’intero sistema produttivo locale, che già nel periodo di massima crisi si è visto costretto a fare i conti con la perdita di posti di lavoro indiretti", sottolinea il segretario generale. Il sostegno delle istituzioni e la solidarietà del territorio sono stati fondamentali per non far crollare l'intero sistema.

Il futuro: un investitore per rilanciare l’impresa

Ora, il prossimo passo sarà quello di attrarre un investitore industriale che possa rilanciare il marchio Speedline a livello internazionale. La speranza è che il nuovo assetto dell'azienda, potenziato dalle recenti acquisizioni e dalla solida rete di supporto istituzionale, attragga un partner che investa nel rilancio e nella crescita. "Ci auguriamo che l'internazionalizzazione del marchio possa essere il motore per una nuova fase di sviluppo che riporti la Speedline ai livelli di eccellenza di un tempo", conclude Masiero.

Un'industria che non si arrende

“Il territorio ha fatto la sua parte”, afferma Masiero con un sorriso. “Oggi possiamo dire che, nonostante le difficoltà, le battaglie sindacali non siano state vane. È una grande vittoria, non solo per i lavoratori, ma per l'intera comunità". Seppur con numerosi ostacoli da affrontare, la vertenza Speedline sembra aver trovato una strada di salvezza, confermando l'importanza di un'industria che, pur avendo attraversato una profonda crisi, è riuscita a rialzarsi grazie al coraggio dei suoi lavoratori e al sostegno delle istituzioni locali.

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